Toscana

EGITTO, MORTI E FERITI IN ESPLOSIONI IN LOCALITÀ TURISTICHE VICINO CONFINE ISRAELIANO

Tre esplosioni avvenute in luoghi turistici egiziani vicino al confine con Israele hanno provocato decine di morti e oltre un centinaio di feriti. Ieri sera, intorno alle 10:00 locali, una deflagrazione ha devastato l’hotel Hilton di Taba, località balneare egiziana sul Mar Rosso, situata nel vertice del golfo di Aqaba, al confine con lo Stato ebraico, e meta di turisti soprattutto israeliani. L’esplosione ha fatto crollare il tetto sopra la hall e la facciata, mentre una parte dell’albergo è andata in fiamme. Inizialmente la televisione pubblica egiziana ha parlato di una fuga di gas, ma successivamente fonti del ministero degli Esteri israeliano hanno ipotizzato l’utilizzo di un’autobomba.

Poco dopo il disastro di Taba, si sono verificate altre due esplosioni: una ad Abu Suweira, 6 chilometri a nord della città di Nueiba (situata, a sua volta, 70 chilometri a sud di Taba), e una terza nell’area di Ras al-Shitan, 15 chilometri a sud di Nueiba.

Sul bilancio delle vittime delle tre esplosioni è proseguito durante la notte il balletto di cifre. Inizialmente fonti della polizia egiziana hanno riferito di 35 morti e 160 feriti, sottolineando che si trattava di cifre provvisorie, mentre più tardi il bilancio è cambiato: in una conferenza stampa a Eilat (Israele), un responsabile del Comando delle retrovie israeliane, Yair Naveh, ha detto che ci sono 19 deceduti, parte dei quali israeliani, e anche 38 dispersi, mentre in Israele sono stati finora ricoverati 122 feriti. Il vice ministro della Difesa israeliano, Zeev Boim, ha affermato che è troppo presto per identificare i responsabili dell’attacco, ma ha aggiunto che “sembra in linea con le attività di gruppi terroristici internazionali come al Qaida o alcuni affiliati di questa organizzazione”.

Nelle ultime ore, su un sito Internet, è apparsa una rivendicazione di un gruppo finora sconosciuto, le ‘Brigate dell’unificazione (tawhid) islamica’, in cui si afferma che “quattro fratelli votati al martirio hanno compiuto questa valorosa operazione nonostante le intensificate misure di sicurezza… e hanno ucciso decine di parassiti”. Circa un mese fa il governo di Tel Aviv aveva sollecitato i propri cittadini a non recarsi in Egitto, citando “concrete” minacce per i turisti. Misna