Toscana

MOBBING: TOSCANA, IN CINQUE ANNI OLTRE 500 CASI SECONDO LA CISL

Cresce in Toscana il fenomeno del mobbing e il sindacato corre ai ripari. In cinque anni oltre 500 i casi di vessazione sul luogo di lavoro sono stati riscontrati dalla sportello mobbing della Cisl, la struttura istituita a Firenze nel ’99, che da oggi assume un carattere regionale. Il nuovo ufficio, con sede presso la sede di Cisl Toscana in via Benedetto Dei, è stata presentato oggi da Gianni Salvatori e Adriano Fratini, rispettivamente segretari regionali e provinciali del sindacato. L’ufficio, è stato spiegato, “vuole essere un servizio attento e organizzato di consulenza per tutelare sempre più i lavoratori dinanzi a un fenomeno delicato e complesso quale quello del mobbing”.

«Un fenomeno – ha sottolineato Domenico Trombino, legale e responsabile dello sportello – non facile da inquadrare e da dimostrare, perché indica una gamma veramente ampia di forme di vessazione da parte del datore del lavoro o del ‘superiore’ nei confronti di un dipendente, come l’isolamento, ridurne la mansioni, esasperare i procedimenti disciplinari ed i controlli, costringerlo a lavorare in luoghi angusti, fino a forme più estreme come le molestie sessuali. Gli esempi sono davvero tanti e variegati – ha aggiunto -. I lavoratori possono contare sul nostro sportello dove ci occupiamo di capire di volta in volta se si configuri un caso di mobbing, raccoglierne la documentazione e valutare come procedere alla eventuale soluzione della vicenda». Una vicenda spesso risolta in modo pacifico che solo nel 10-15% dei casi si conclude per vie legali.

Il fenomeno, assicurano in Cisl, è comunque in crescita. I fenomeni di mobbing si registrano per lo più nelle pubbliche amministrazioni (18% del totale), nel settore delle banche e delle assicurazioni (16%), ma anche nei trasporti (16%) e recentemente anche nelle cooperative (15%), nella pubblica sicurezza e difesa (10%) e nell’industria (14%). (ANSA).