Toscana

IRAQ, UCCISO L’IMPRENDITORE IRACHENO RESIDENTE IN ITALIA RAPITO IL 31 AGOSTO

Ajad Anwar Wali l’imprenditore iracheno di 43 anni, rapito il 31 agosto scorso a Baghad è stato ucciso. La notizia, secondo quanto riferito dal fratello Emad Wali è stata confermata da un funzionario della Farnesina. La rivendicazione sarebbe stata fatta da un gruppo integralista islamico. L’imprenditore iracheno, che lavorava a Castelfranco Veneto dal 1980, aveva 44 anni.

I due fratelli sono arrivati assieme in Italia, nel 1980, dall’Iraq, per studiare architettura. Emad, che oggi ha 63 anni, si è laureato a Venezia. Ajad, rapito il 31 agosto scorso e trovato morto oggi in Iraq, 43 anni, si è laureato a Torino. Nel 1997 Ajad si trasferisce nel padovano, dove risiede la ragazza di cui è innamorato, e diventa padre, poi, nel 2002, quando la storia, regolarizzata da un matrimonio cattolico, termina, si trasferisce a Castelfranco (Treviso), vicino a dove vive il fratello.

Sul rapimento e l’uccisione dell’imprenditore aleggia anche il giallo di una sua possibile implicazione in progetti legati al nucleare. Ma il fratello ha negato decisamente che Ajad fosse intento in qualcosa di diverso dalla promozione del commercio di mobili. «Una cartella di documenti con disegni e dati sul nucleare nell’ufficio di Ajad? Non ci credo assolutamente – aveva detto pochi giorni dopo il rapimento Emad Wali – stanno raccontando bugie, falsità. Mio fratello è andato in Iraq per fare il suo lavoro – aveva ribadito – è andato per presentare il suo prodotto».