Il panorama socio-politico mondiale di questo inizio di millennio è dominato dalla preoccupazione per la salvaguardia della pace di fronte allo sviluppo crescente di gruppi estremisti, ma anche dal gigantesco divario tra ricchi e poveri a discapito dei diritti umani. Il grido d’allarme è venuto oggi dal Papa, che nel discorso rivolto al nuovo Ambasciatore del Portogallo presso la Santa Sede, Joao Alberto Bachelar Da Rocha Pàris, ricevuto in udienza in occasione della presentazione delle lettere credenziali, si è soffermato su alcuni tratti dell’attuale scenario internazionale, divenuti tanto evidenti da esser ormai sotto gli occhi di tutti. Giovani Paolo II ha citato in particolare l’accentuazione delle differenze regionali, sia culturali che economiche, la frequenza delle catastrofi naturali, che colpiscono intere popolazioni e le malattie endemiche, per molti versi incontrollabili : tutti fattori di seria apprensione, questi, per tutti i governanti, ha sottolineato il Pontefice, che ha ringraziato il nuovo ambasciatore per l’impegno profuso nel tentativo (poi risultato vano) di inserire il riconoscimento dell’identità cristiana dell’Europa nella bozza della nuova Costituzione. Sir
