Toscana

MARTINI CONTRO LEGGE SULLA FECONDAZIONE. UDC: «CAMPAGNA DI MENZOGNE»

«E’ una legge che va completamente cambiata, io ho già firmato. Entro i prossimi 5 giorni fatelo anche voi». È questo l’appello lanciato dal presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, a sostegno dei referendum sulla procreazione assistita. «Di fronte a norme ingiuste che sanciscono divieti insensati e umilianti per le donne e obblighi oscurantisti per la comunità scientifica – dice ancora Martini – i referendum, che hanno come obiettivo l’eliminazione delle parti più crudeli e punitive della legge, sono l’unica strada percorribile».

«Anche Claudio Martini decide alla fine di partecipare in prima persona alla campagna orchestrata sulla base di menzogne e forzature, diffuse a piene mani, per screditare la legge nell’opinione pubblica»: è molto duro il commento del presidente del gruppo Udc in Regione Toscana Marco Carraresi, circa l’appello del Presidente della Regione Toscana a sostegno dei referendum sulla procreazione assistita. «Meraviglia infatti – sottolinea Carraresi – come si possa mistificare così la realtà, con affermazioni che non trovano alcun riscontro nella legge e nel mondo scientifico. Evidentemente questo fa parte di una strategia precisa: si raccontano fandonie, per colpire la sensibilità della gente. Ma questo è estremamente grave, oltre che istituzionalmente scorretto».

«Il Presidente Martini – conclude Carraresi – sostiene infatti che la legge obbliga la donna a vedersi impiantare anche gli embrioni malati. Falso: la legge non prevede nessun trattamento sanitario obbligatorio, e le stesse linee guida del Ministero affermano che la donna non può essere costretta ad accogliere l’embrione».

Fecondazione assistita, si va verso lo scontro frontale