Toscana
OSSEZIA, STRAGE DI OSTAGGI NEL BLITZ ALLA SCUOLA
E’ salito ad almeno 322 morti di cui 155 bimbi e di circa 600 feriti il tragico bilancio del blitz delle forze speciali russe che ieri hanno posto fine al sequestro di un migliaio di ostaggi da parte di un commando di guerriglieri ceceni. Un rappresentante dell’unità di crisi ha dichiarato che il bilancio dei morti “potrebbe ancora aggravarsi mano a mano che verranno sgombrate le macerie dalla scuola”. E ha aggiunto che tra i morti “ci sono bambini, loro congiunti, insegnanti, e anche membri delle forze dell’ordine che hanno preso parte all’operazione di liberazione degli ostaggi”. Sono 556, di cui 332 bambini, i ricoverati per ferite o shock negli ospedali di Beslan. Le operazioni di recupero dei cadaveri degli ostaggi sono ostacolate dalle cariche esplosive lasciate dai terroristi all’interno dell’edificio. Secondo quanto riferito da media russi, all’interno ci sarebbero diversi corpi dilaniati dalle esplosioni e di difficile identificazione.
Tra i terroristi uccisi vi sarebbero almeno dieci arabi, il che dimostrerebbe, secondo Mosca, la complicità di Al Qaeda in questa azione. Nella mattinata era giunta notizia che i tre sequestratori, che si erano asseragliati nel sotterraneo della scuola di Beslan, erano stati catturati vivi. Ma nel pomeriggio la procura generale russa ha fornito nuovi dati sul totale dei terroristi del commando di Beslan, affermando che essi erano 26 (e non più di 30, come riferito in precedenza da fonti investigative) e che sono stati “tutti eliminati”. La dichiarazione, fatta a Beslan dal viceprocuratore Serghiei Fridinski, smentisce dunque l’asserita cattura di tre sequestratori vivi, mentre non chiarisce se la notizia diffusa ieri sulla fuga di quattro terroristi fosse infondata o se invece i sequestratori fuggiti siano stati alla fine uccisi.
L’impiego della forza non era stato pianificato per mettere fine alla presa di ostaggi nella scuola di Beslan. Lo ha dichiarato oggi il presidente russo Vladimir Putin, che ha visitato a Beslan i luoghi della strage e si è incontrato con le autorità locali e le forze dell’ordine. Secondo le autorità russe il blitz sarebbe scattato solo per la reazione dei terroristi che avevano cominciato a sparare su un gruppo di ostaggi in fuga dalla scuola, quando un camioncino stava recuperando i corpi di ostaggi uccisi nei giorni precedenti. Alcuni ostaggi avrebbero riferito che all’origine di tutto vi sarebbe l’esplosione accidentale di un’ordigno che avrebbe creato il caos sia tra i terroristi che tra gli ostaggi.