Toscana

DUE MARI E AUTOPALIO, L’ANAS RINVIA DECISIONE SU PEDAGGIO

Il consiglio di amministrazione dell’Anas ha rinviato la decisione sulla trasformazione in autostrada a pedaggio della 2 mari e della Firenze-Siena, inizialmente prevista per oggi. Con un telegramma inviato all’assessore regionale a viabilità e trasporti Riccardo Conti, il presidente di Anas Vincenzo Pozzi ha annunciato che, nella riunione odierna, verrà soltanto illustrato il progetto di finanza per queste arterie, ma che le decisioni in materia saranno invece assunte nel successivo consiglio in programma tra settembre e ottobre. “E’ un primo, positivo risultato della nostra dura opposizione a una decisione che consideriamo sbagliata nei metodi e nei contenuti”, sottolinea l’assessore regionale a viabilità e trasporti Riccardo Conti. “Questo rinvio offre lo spazio per discutere su una decisione che invece, oggi, sarebbe stata assunta senza il minimo confronto con noi e con gli enti locali, e in presenza di un progetto che si conosce solo a grandi linee e a mezzo stampa”. “Ottenuto questo rinvio – prosegue – ora chiediamo con forza al ministero dei trasporti di convocare un incontro in cui tutte le parti (Anas, Regione, enti locali) possano esprimere il proprio parere sulla vicenda”. Sulla carta, oggi il consiglio Anas avrebbe potuto rilasciare l’attestazione di pubblica utilità ai due progetti di finanza per i tratti della 2 mari tra Grosseto e Siena e tra Siena e Bettolle, e il raccordo autostradale Firenze-Siena. In pratica si sarebbe trattato di un via libera alla trasformazione di queste arterie in autostrade a pedaggio. Un’ipotesi contro la quale si è subito mossa la Regione. “Noi – ha spiegato l’assessore Conti – non abbiamo nessun pregiudizio sul ricorso al project financing: ma come si può motivare l’utilizzo di capitale privato e il conseguente pedaggiamento per un’arteria che è per tre quarti già realizzata? Qual è l’interesse dei cittadini a trasformare in autostrada a pagamento una strada che presto sarà completata con fondi pubblici?” Gli interrogativi dell’assessore riguardano anche il ruolo dell’esecutivo: “Il governo – spiega – ha sottoscritto con la Regione nell’aprile del 2003 un accordo sulle infrastrutture nel quale sono previsti i fondi per completare la 2 mari e non si parla mai di project financing. Dobbiamo allora considerare questa iniziativa come un’implicita disdetta dell’accordo?”

Il ‘no’ della Regione, è dunque legato non allo strumento, ma alle condizioni in cui dovrebbe essere utilizzato: “La Toscana – sono ancora parole dell’assessore – è oggi un grande cantiere con la realizzazione di infrastrutture, dall’Alta velocità alla variante di valico, che presto cambieranno il nostro modo di muoverci; siamo quindi aperti a soluzioni innovative, ma anche convinti che queste soluzioni non vadano bene per tutte le situazioni. Nel caso di un’arteria nuova come la bretella Signa-Prato abbiamo scelto di utilizzare il project financing, per la sistemazione della Fi.Pi.Li. invece abbiamo deciso di ricorrere ai fondi del piano di investimenti della Regione. Su questi temi, non esistono posizioni ‘ideologiche’, ma pratiche: e mettere a pedaggio una strada già in larga parte finanziata e realizzata con soldi pubblici ci sembra, sul piano pratico, inaccettabile”. (cs-mo)

Vacanze, le strade a rischio