Toscana

EMERGENZA SUDAN E UGANDA: L’IMPEGNO DELLA CARITAS ITALIANA

“La solidarietà, accanto agli aiuti, deve mirare a promuovere una cultura di pace e di dialogo”. E’ quanto afferma mons. Vittorio Nozza, direttore della Caritas Italiana, commentando, in un comunicato diffuso oggi dalla stessa Caritas, l’appello alla comunità internazionale lanciato ieri dal Papa per l’Africa, con un cenno particolare a Sudan e Uganda. In questi giorni in Africa per fare il punto sugli interventi in atto, specie in Sudan e nell’intera regione orientale, mons. Nozza aggiunge che “non a caso un buon 80% dei nostri interventi di cooperazione, emergenza e lotta alla povertà sono stati avviati in territori teatro di conflitti”. Accanto al sostegno immediato, è necessario “moltiplicare gli sforzi di animazione, formazione, informazione, sensibilizzazione per costruire la pace nel rispetto dei diritti umani fondamentali e ridare dignità e prospettive di futuro a milioni di persone”.

Riguardo gli aiuti in favore del continente africano, la Caritas italiana nel 2003 ha impegnato oltre tre milioni di euro per progetti in 24 Paesi. In particolare per la catastrofe del Darfur, grazie agli sforzi congiunti della rete internazionale Caritas, è stato avviato un programma che prevede prima assistenza, interventi igienico-sanitari e educativi a beneficio di 500.000 persone, per circa 14 milioni di euro. Proprio a Karthoum, domani e dopodomani, si terrà una riunione tra tutte le Caritas coinvolte, la Chiesa locale e il network delle chiese ortodossa e protestante. Per quanto riguarda le popolazioni del Nord Uganda, la Caritas locale ha avviato quest’anno un programma triennale che prevede un impegno di 400.000 euro per la riabilitazione e il reintegro nella comunità e, se possibile, nella famiglia di origine, di circa 900 ex bambini soldato. Al programma contribuisce anche la Caritas italiana con 40 microprogetti di sviluppo per un ammontare di circa 200.000 Euro. E’ atteso, infine, per il 2005 una nuova pubblicazione sul tema delle guerre e della “pace dimenticata”.Sir

GIOVANNI PAOLO II: «FERMATE LE GUERRE AFRICANE»