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ISRAELE, L’ONU CONDANNA LA COSTRUZIONE DEL MURO

voti a favore, 6 contrari – tra cui quelli di Stati Uniti e Israele – e 10 astensioni, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha chiesto lo smantellamento del muro tra Israele e la Cisgiordania: la risoluzione, non vincolante contrariamente a quelle del Consiglio di Sicurezza Onu, fa seguito al parere, anch’esso non vincolante, manifestato il 9 luglio dalla Corte internazionale di Giustizia dell’Aja, secondo la quale la costruzione della barriera è illegale. Nel testo, presentato dalla Giordania e varato dopo l’inclusione di alcuni emendamenti dell’Unione Europea, l’Assemblea generale chiede ai Paesi dell’Onu «di non riconoscere la situazione illegale scaturita dalla costruzione del muro nel territorio palestinese occupato, compreso all’interno e intorno a Gerusalemme» e di non accettare né prestare assistenza «per mantenere la situazione creata da tale costruzione». Non solo: la risoluzione invita il Segretario generale Onu Kofi Annan ad aprire un registro in cui vengano elencati tutti i danni causati finora dalla realizzazione della barriera ed esorta israeliani e palestinesi ad attenersi a quanto definito dalla ‘Road Map’, in vista della nascita di uno Stato palestinese accanto ad Israele. In attesa della conferenza stampa di Annan, annunciata da un suo portavoce per le prossime ore al Palazzo di Vetro, il governo di Tel Aviv ha accusato la Ue e soprattutto la Francia di aver fornito un “vergognoso sostegno” a una risoluzione “terribilmente unilaterale”. L’ambasciatore israeliano all’Onu, Dan Gillerman, ha dichiarato che “la Francia si è comportata in maniera particolarmente vergognosa, operando a favore dei suoi amici palestinesi e convincendo gli altri Paesi europei a adottare una risoluzione non sufficientemente emendata”. La decisione dei Paesi europei, secondo Gillerman, «solleva un dubbio ulteriore sulla loro possibilità di agire in Medio Oriente».Misna