Toscana
STATUTO REGIONALE: MINISTERO PERPLESSO SU ALCUNI ARTICOLI. OSSERVAZIONI SU COPPIE DI FATTO E TUTELA AMBIENTALE
Perplessità del ministero per gli affari regionali su alcuni punti del nuovo Statuto toscano. Durante un incontro «tecnico», ieri a Roma, a cui hanno partecipato il presidente del consiglio regionale Riccardo Nencini, e il presidente della commissione Statuto Piero Pizzi, dal ministero sono state fatte alcune osservazioni alla nuova Carta, che riguardano, tra l’altro, il riconoscimento delle coppie di fatto. Per discutere la questione, Nencini ha convocato per domani una riunione fra i capigruppo in consiglio regionale. La nuova carta arriverà in aula, per la seconda lettura, il 19 luglio e, se lo Statuto sarà approvato senza modifiche diventerà definitivo; altrimenti la seconda lettura slitterà di almeno di due mesi.
Se le osservazioni fatte dal ministero non verranno recepite, c’è l’eventualità che il governo decida di impugnare il nuovo Statuto toscano di fronte alla Corte costituzionale. Per questo, l’ufficio di presidenza del consiglio regionale sta studiando la possibilità di una risoluzione, da sottoporre all’aula, che interpretando il senso dei punti indicati dal ministero, potrebbe scongiurare l’eventuale ricorso alla Consulta.
Fra le osservazioni del ministero, una riguarda l’articolo 4 dello Statuto, che fra le «Finalità principali della Regione», dopo «la tutela e la valorizzazione della famiglia fondata sul matrimonio» inserisce «il riconoscimento delle altre forme di convivenza», che, secondo alcune interpretazioni, potrebbe comprendere anche le coppie formate da persone dello stesso sesso. La norma potrebbe contrastare con l’articolo 29 della Costituzione: «La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio». Perplessità sono state sollevate anche sull’inserimento, sempre fra le finalità principali della Regione, della «tutela del patrimonio storico, artistico e paesaggistico», che l’articolo 117 della Costituzione inserisce fra le materie in cui lo Stato ha potestà legislativa esclusiva. (ANSA).