Toscana

ANCI TOSCANA, INACCETTABILI I TAGLI DELLA MANOVRA CORRETTIVA DEL GOVERNO

Inaccettabile ed inapplicabile. Questi sono soltanto due degli aggettivi usati per definire la manovra correttiva predisposta dal Governo Berlusconi con tagli sino al 10% sulla spesa corrente dei Comuni, da parte degli oltre centocinquanta amministratori locali che si sono riuniti presso il Centro polifunzionale Maccarrone di Pisa per fare il punto di una situazione che per gli enti locali sta divenendo veramente insostenibile. Dai grandi comuni, quali Pisa, Livorno o Prato, sino alle municipalità di minori dimensioni demografiche, il grido d’allarme si è levato alto.

«I tagli predisposti dal Governo ­- è stato ricordato a Pisa ­- portano a soluzioni inique ed ingiuste sui cittadini. Tagliare il 10%, ad esempio, sulle manutenzioni stradali, gli asili nido o la spesa sociale, significa tagliare sulle persone in carne ed ossa». Ed i Comuni, che in questi anni, con molti sacrifici hanno contribuito al riequilibrio economico del paese, non ci stanno. E’ stato il sindaco di Pisa Paolo Fontanelli a lanciare la proposta. «Forse siamo stati troppo timidi e remissivi negli anni passati – ha detto ­- ma queste previsioni di taglio triennali sono inaccettabili. Ecco perché vanno contrastate in modo determinato e radicale. Una mobilitazione che coinvolga anche i cittadini. Dobbiamo disubbidire, non applicando tale manovra e chiedendo che essa venga modificata per i prossimi anni».

«Siamo in presenza di un tentativo di rottura del sistema delle comunità locali», ha detto il sindaco di Livorno Alessandro Cosimi. Una sorta di «guerra» tra il Governo centrale ed il sistema delle autonomie locali. «Misure centralistiche che non solo non attuano quanto previsto dal federalismo fiscale ma che ne sono la completa negazione», ha ricordato il presidente dell’Anci Toscana Gianfranco Simoncini.

Al termine dell’assemblea pisana, è stato approvato, con solo due astensioni, un ordine del giorno, che inizierà sin dalle prime occasioni utili, ad essere approvato da tutti i consigli comunali della Toscana, in cui si afferma che tale manovra è «un atto irresponsabile e vessatorio nei confronti degli enti locali e specificatamente dei Comuni. Considerato che l’eventuale riduzione della spesa sui bilanci, oltre a non essere sostenibile sul pianoeconomico-finanziario, è anche inutile in quanto il risparmio di tali somme non andrà in ogni caso a beneficio delle casse dello Stato e che quindi la manovra si configura più come un indirizzo teso a limitare l’autonomia degli enti locali che come un provvedimento cui tragga beneficio il bilancio dello Stato».

Giovedì, in occasione del consiglio direttivo nazionale dell’Anci, saranno decise le prime iniziative di mobilitazione, contro una manovra che rischia di mettere in crisi il perno fondamentale del nostro sistema democratico: i Comuni. (cs)