Toscana
LA TOSCANA PUNTA SULLE ENERGIE RINNOVABILI PER RIDURRE L’EFFETTO SERRA
Ridurre le emissioni di gas serra nell’atmosfera attraverso un ricorso sempre maggiore alle fonti di energia rinnovabili. Ma anche promuovere l’efficienza negli usi energetici e stabilizzare il trend dei consumi. Sono questi gli obiettivi che la Toscana si propone, attraverso il proprio piano energetico regionale, per cercare di centrare i traguardi stabiliti dal protocollo di Kyoto.
L’obiettivo assegnato all’Italia entro il 2010 è di ridurre la propria quantità di gas serra emessi nell’atmosfera del 6.5%. Ed il principale responsabile, circa il 90%, della produzione di tali gas è il sistema di produzione, trasporto e consumo di energia. Una sfida che vede impegnate in prima fila tutte le regioni italiane che entro questa data dovranno fare la propria parte.
La Toscana, nel 2000, ha prodotto 39.8 milioni di tonnellate di CO2 equivalente. Nel 2002 si è registrata una riduzione di oltre un milione di tonnellate, scendendo a 38.7, ma entro il 2010 si dovrà arrivare a 34.5 secondo quanto previsto dal protocollo di Kyoto.
Secondo la politica energetica intrapresa dalla Regione, il punto cruciale è rappresentato da un incremento nell’uso delle fonti di energia rinnovabili. Al momento il loro peso nei consumi energetici è pari all’11% del bilancio energetico complessivo, 1 punto percentuale in meno rispetto a quello che è l’obiettivo comunitario per il 2010. Per questa data la Toscana si è data un obiettivo ancor più ambizioso: ricavare dalle fonti rinnovabili il 20% del proprio fabbisogno energetico.
Per creare le premesse di uno sviluppo accelerato nell’uso delle energie rinnovabili dichiara l’assessore regionale all’ambiente Tommaso Franci – è necessario sottolineare un aspetto fondamentale: l’uso delle fonti rinnovabili significa uso di risorse locali. Questo implica la nascita e la presenza crescente, maggiore di quanto è avvenuto fino ad oggi, di impianti per la produzione, che sono certamente impianti di piccola e media taglia, ma necessariamente diffusi e non invisibili sul territorio. La strategia, e l’impegno, che la Regione Toscana sta assumendo è quella, adottata per esempio in uno dei settori più spinosi come l’inserimento dei parchi eolici, di stilare delle linee guida proprio ai fini dell’inserimento paesaggistico, in modo da evitare errori che in certi casi sono stati fatti, e che poi sono diventati un motivo, da parte di qualcuno, per opporsi pregiudizialmente allo sviluppo di questa energia rinnovabile. Questo conclude Franci – vale anche per gli impianti geotermici e per i piccoli salti idroelettrici, e può valere a volte anche per l’inserimento dei pannelli solari che ancora non siamo riusciti a integrare adeguatamente nei regolamenti urbanistici e edilizi. Una sfida fondamentale, che è un elemento importante dei nuovi indirizzi del piano energetico, sarà proprio assumere questo aspetto in modo strategico e preventivo, per superare una situazione che in un territorio come il nostro, con i suoi valori paesaggistici, con le aspettative economiche, sociali e culturali di tutela della sua qualità, rischia solo di riproporre una serie infinita di conflitti in ogni luogo nel quale si vanno ad inserire o a realizzare impianti di questo genere. (cs-ft)