Sono almeno sette, per ora, i palestinesi uccisi in un’incursione dell’esercito israeliano a Beit Hanun, nel nord della Striscia di Gaza, iniziata dieci giorni fa. Lo riferiscono fonti mediche locali riportate da agenzie internazionali. L’identità delle vittime non è del tutto chiara: sembra che quattro fossero militanti delle Brigate dei Martiri di al-Aqsa, braccio armato del movimento al-Fatah del presidente palestinese Yasser Arafat, e un quinto un attivista di Hamas. Secondo un portavoce dell’esercito israeliano, durante gli scontri è rimasto gravemente ferito anche un soldato dello Stato ebraico. In un comunicato, il movimento radicale Hamas afferma che il militante ucciso era un comandante militare e che tre militari israeliani sarebbero morti nei combattimenti a Beit Hanoun. L’incursione israeliana, secondo le stesse fonti, ha provocato anche dieci feriti, di cui gravi. Secondo l’agenzia Afp’, le ultime vittime del conflitto in Medio Oriente fanno salire il bilancio dei morti a 4.167 dall’inizio della Seconda Intifada a settembre 2000, di cui 3.173 palestinesi e 925 israeliani. Misna