Toscana

INGUSCEZIA (RUSSIA), ATTACCO GUERRIGLIERI CECENI: UCCISO MINISTRO DELL’INTERNO; 48 I MORTI

Quarantotto morti, tra cui il ministro dell’Interno Abukar Kostyev e due magistrati oltre a decine di feriti è il bilancio dell’attacco avvenuto questa notte da parte della guerriglia cecena in Inguscezia, al confine con la Cecenia, dove il presidente Murat Zyazikov ha dichiarato tre giorni di lutto. 200 ribelli hanno attaccato le forze dell’ordine in almeno tre città, secondo il ministero dell’Interno. Si tratta dell’operazione più importante da parte della guerriglia cecena negli ultimi anni. Il bilancio delle vittime comprende 18 agenti di polizia, 28 civili e due ribelli. Giunti probabilmente dalla Cecenia e dalla vicina Ossezia i ribelli al grido di “Allah Akbar” (Dio è grande) hanno attaccato il ministero dell’Interno e alcuni posti di polizia a Nazram e un deposito di armi del ministero dell’Interno a Karaboulak. Assaltata anche la cittadina Sleptsovskaya. Dopo una notte di scontri, in cui sono stati usati anche gli elicotteri da combattimento, le forze di sicurezza russe avrebbero ripreso il controllo della capitale. I ribelli del gruppo «Brigate dei Martiri», come si sono autodefiniti, si sarebbero asseragliati nei villaggi di Karabulak e Sleptsovskaya. La scorsa settimana il Presidente ceceno deposto dalle forze russe dopo l’inizio della seconda guerra, il leader moderato Aslan Maskhadov, aveva preannunciato un cambiamento della tattica del suo gruppo. «Prima concentravamo i nostri sforzi in atti di sabotaggio, ma presto pianificheremo azioni militari», aveva dichiarato.