Toscana

AMMINISTRATIVE, ALL’ULIVO LE 8 PROVINCE; BALLOTTAGGI AI COMUNI DI FIRENZE E AREZZO

Il centrosinistra fa il pieno in Toscana, alle provinciali, con percentuali superiori al 50% e tutti i candidati eletti al primo turno. A Firenze Matteo Renzi (centrosinistra) ha ottenuto il 58,8% contro il 30,0% del suo rivale Fabrizio Tondi (centrodestra). Il candidato di Rifondazione, Sandro Targetti ha ottenuto un buon 9,1%.

Ad Arezzo, l’uscente Vincenzo Ceccarelli (centrosinistra con Rifondazione) ha ottenuto il 60,6% distanziando il candidato del centrodestra, il consigleire regionale di An Maurizio Bianconi (35,2%). A Prato la divisione a sinistra non ha creato problemi a Massimo Logli che ha avuto il 55,15%, contro il 34,32 del candidato del centrodestra Riccardo Bini A Pisa vittoria più di misura al primo turno per Andrea Pieroni (52,3%), ma il candidato del centrodestra, l’ex sindacalista Cisl Michele Mezzanotte si è fermato al 29.7%, con quello di Rifondazione e Verdi, Donatella Salcioli, all’11,1%. Anche a Livorno vince al primo turno il centrosinistra con l’ex dc e ora esponente della Margherita Giorgio Kutufà (59,3%) che si tiene trenta punti sopra il candidato del centrodestra Maurizio Zingoni (28,2), nonostante la concorrenza di Graziella Pierfederici di Rifondazione (11,1%).

A Siena Fabio Ceccherini è stato confermato alla guida della provincia con il 62,5%, tenendo molto a distanza Angela Ciarrocchi, del centro-destra, fermatasi al 25,6%; anche qui Rifondazione correva da sola e ha ottenuto un buon 9,3% con Angelo Sanchini. A Grosseto invece, dove il confronto era più aperto, Rifondazione correva con il centrosinistra e ha permesso a Lio Scheggi di vincere al primo turno con il 57,8% contro il 36,6% del candidato del centrodestra Laura CutiniVittorio Sgarbi si è fermato ad un misero 2,5%. Infine Pistoia, dove l’uscente Gianfranco Venturi è stato riconfermato con il 53,6% ma anche qui Rifondazione correva da sola (Fabio Cappellini, 8,6%); Alberto Lapenna, del centrodestra, ha ottenuto il 36,2%.

Per le comunali il centrodestra strappa il ballottaggio a Firenze (ed è la prima volta) grazie all’erosione di voti della lista di Rifondazione e dei Movimenti (12,29% per Ornella De Zordo). L’uscente Leonardo Domenici ha sperato fino all’ultimo di farcela al primo turno, ma si è dovuto fermare al 49,13%. Il 26 e 27 giugno dovrà vedersela con il candidato della Casa delle Libertà, Domenico Valentino che ha raggiunto il 29,79%. Il medievista Franco Cardini, appoggiato da cinque liste civiche, ha avuto il 4,55, mentre l’avvocato Luca Saldarelli (radicali-Sgarbi) si è fermato al 2,25%.

Ballottaggio strappato anche ad Arezzo, ma a parti rovesciate. Qui l’uscente Luigi Lucherini che cinque anni fa aveva strappato il comune alla sinistra ha raccolto il 49,26%. meglio di lui, ma di poco, ha fatto la candidata del centrosinistra la senatrice Monica Bettoni (49,59%) che per buona parte dello scrutinio ha sperato nella vittoria al primo turno. E a differenza di Firenze, dove l’esito del ballottaggio sembra scontato, qui la partita è ancora apertissima e vincerà chi riuscirà a convincere i propri elettori a tornare alle urne.

Per quanto riguarda le altre due città capoluogo dove si votava per le comunali, da segnalare il brutto risultato a Livorno dell’editore Guido Guastalla che nonostante la sponsorizzazione di Gianfranco Fini si è fermato ad un modesto 23,2%; il candidato del centrosinistra Alessandro Cosimi ha ottenuto il 55,8% con quello di Rifondazione, Alessandro Trotta, all’11,1%. A Prato il diessino Marco Romagnoli, sponsorizzato dal presidente della giunta regionale Claudio Martini, ce l’ha fatta al primo turno con il 53,02% senza risentire troppo della concorrenza a sinsitra dell’ex assessore ds Mauro Vannoni con una civica, appoggiato anche da Rifondazione (8,11%); il centrodestra ha ottenuto con Filippo Bernocchi il 32,95%.