Toscana

ELEZIONI EUROPEE: NELL’EUROPARLAMENTO CRESCONO GLI EUROSCETTCI

Calano i votanti, crescono le forze politiche “euroscettiche” all’interno del Parlamento dell’Unione: i risultati delle elezioni per il rinnovo dell’Assemblea confermano i timori della vigilia e certo non costituiscono un segnalo positivo nel complessivo percorso dell’integrazione continentale. Luci accese fino a notte fonda nella sede di Bruxelles dell’Europarlamento dove sono confluiti i risultati delle consultazioni nei 25 Stati membri, in molti casi abbinate a votazioni nazionali o amministrative. Il primo elemento di rilievo è l’ulteriore calo della percentuale di votanti, che si ferma al 45,3%.

Nella scorsa tornata, svoltasi nel 1999, i cittadini alle urne erano stati il 49,8%. Il trend negativo – costante dalla prima elezione dell’Assemblea a suffragio universale, avvenuta nel ’79 –, assume proporzioni preoccupanti nei 10 paesi appena entrati nell’Unione e si assesta al 25,4%. Elevata l’affluenza ai seggi a Malta e Cipro; modestissima, attorno al 20%, in Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca. Secondo una proiezione diffusa in mattinata nella sede del Parlamento, la composizione dell’emiciclo vede il Partito popolare quale gruppo più numeroso (275 seggi), seguito dai Socialisti (200), dai Liberaldemocratici (66). I Verdi si assestano al quarto posto (41 deputati), seguiti dalla Sinistra unita (36), dal gruppo della destra moderata Uen (28), dagli euroscettici dell’Edd (17). Devono infine essere considerati 69 seggi che, in base all’attuale composizione del Parlamento, potrebbero costituire il gruppo dei Non iscritti.Sir