Toscana

AGRICOLTURA, VAI LIBERA AL PIANO ZOOTECNICO REGIONALE

La Toscana punta al rilancio dell’allevamento che sta attraversando una lunga e profonda crisi. Con il piano zootecnico regionale, licenziato oggi dalla commissione Agricoltura, che prevede lo stanziamento, nei prossimi anni, di circa 33 milioni di euro. Un provvedimento importante che si prefigge di aumentare la redditività del settore, soprattutto a monte della filiera, puntare fortemente sulla qualità, rendere rintracciabili i prodotti, a partire dalla materia prima e infine tutelare l’ambiente e gli animali. Gli interventi riguarderanno gli ambiti più diversi: dalla ristrutturazione delle stalle, ai pascoli, ai contributi per associazioni e consorzi, alle attività di promozione e assistenza tecnica, alle misure agroambientali. Sono previsti premi per gli allevatori che puntano sull’agricoltura biologica e integrata. Una serie di aiuti diretti agli agricoltori riguarderanno, invece, lo smaltimento delle carcasse, i danni causati dalla “blue tongue” e da altre patologie.

Per Fabio Roggiolani, presidente della commissione Agricoltura, si tratta di un provvedimento fondamentale che punta sulla qualità e sostiene i settori più deboli come quello ovi-caprino. “In particolare il sostegno al progetto di tracciabilità e la tutela della caseificazione a latte crudo servono a impedire l’abuso del termine ‘toscano’ su pecorini che di toscano non hanno nulla”, ha detto il presidente.

Per comprendere la crisi del settore in Toscana basta citare alcuni dati che emergono dal V censimento dell’Agricoltura, a cura dell’Istat: nel periodo 1999-2000 i capi bovini sono diminuiti del 31,2%, i suini del 41,4%, gli ovi-caprini del 23,8%, gli avicunicoli del 40%, gli equini del 19,4%; mentre il numero di aziende zootecniche ha subito una flessione del 30,9%, attualmente se ne contano in Toscana 49.805. (cs-ac)