Toscana

IRAQ, IMAM SCIITA DICHIARA LA JIHAD A NASSIRIYAH

Il rappresentante dell’”Ufficio del martire Al-Sadr” – padre dell’imam Moqtada Al-Sadr– di Nassiriyah, ha dichiarato oggi la Jihad e definito “inviolabile” la città di Nassiriyah. E’ la prima volta dagli anni venti del secolo scorso che i religiosi sciiti dichiarano la Jihad contro truppe straniere. Allo stesso tempo a Baghdad, il portavoce dello stesso ufficio nella capitale irachena, ha rivolto un appello ai miliziani dell’esercito di Al-Mahdi di dirigersi verso Najaf. Varie volte gli imam sciiti avevano messo in guardia dal pericolo di violare “militarmente” le due città sacre sciite, dichiarate dallo stesso ayatollah Al-Sistani delle “linee rosse”. Per la prima volta da moltissimi anni, la preghiera del venerdì alla moschea dell’Imam Hussein a Karbala è stata annullata “a causa della situazione anomala” e per decisione dell’ayatollah Al-Sistani, ha riferito lo sceicco Abdel Mahdi Al-Karbalai, rappresentante dell’ayatollah. Il bilancio dei combattimenti avvenuti questa notte a Karbala sono di 4 morti e 13 feriti.

A Najaf, sono in corso, da questa mattina e senza curarsi del giorno di preghiera islamico, aspri combattimenti fra le truppe americane ed i miliziani di Al-Mahdi fedeli al giovane Imam Moqtada Al-Sadr. Sono avvenute una serie di esplosioni oggi alle ore 7 circa ora irachena, udite nella zona meridionale della città sacra sciita di Najaf, seguite da colpi di armi da fuoco.

Fonti ospedaliere di Najaf parlano del ferimento di 7 persone mentre le truppe Usa hanno imposto il divieto di circolazione all’interno della città, impedita perfino alle ambulanze, come riferisce il corrispondente del quotidiano arabo Al-Hayat edito a Londra. La città è quindi deserta e le truppe Usa avanzano da due fronti ossia dalla parte meridionale e settentrionale della città di Najaf. I militari si trovano inoltre nei pressi della moschea di Mukhaiam a meno di 100 metri dai luoghi sacri della città di Najaf.

I miliziani di Al-Mahdi, controllano i palazzi circostanti ai luoghi sacri e gli alberghi che ospitano i pellegrini, soprattutto iraniani. L’imam Moqtada Al-Sadr, secondo molti testimoni, non si è diretto oggi a Kufa (20 Km da Najaf) per la preghiera del venerdì, come ha fatto tutte le settimane da quando si è rifugiato a Najaf. (P.B.) Asianews