Toscana

TORTURE IN IRAQ, MONS. LACUNZA BALDA (PISAI): BUSH CHIEDA PERDONO, L’INDIGNAZIONE NON BASTA

Bush chieda perdono, l’indignazione non basta. È tempo di riconoscere che la guerra è un fallimento”. Lo ha detto al Sir mons. Justo Lacunza Balda, direttore del Pontificio istituto studi arabi e di islamistica (Pisai), intervenendo nella vicenda delle torture perpetrate da soldati americani ai danni di prigionieri iracheni nel carcere Abu Ghraib di Baghdad. “Per le torture non c’è giustificazione o alibi di nessun tipo – ha dichiarato il direttore del Pisai – con l’uso della forza non si va lontano”. “E’ tempo di fare un ‘mea culpa’ – ha aggiunto – Ci stiamo arrampicando sugli specchi della politica per non riconoscere un errore. Il presidente Bush ha detto che quello che è accaduto in quel carcere è vergognoso. Ma che cosa si sta facendo per ricucire le piaghe e debellare l’odio che tutti questi conflitti stanno creando? L’odio si trasmette di generazione in generazione”.

Sul rischio che tali vicende possano gettare discredito sul Cristianesimo mons. Lacunza Balda ha affermato di “non credere che gli iracheni identifichino gli autori di queste efferatezze con il cristianesimo”, ma non ha escluso che questo “potrebbe accadere negli ambienti estremisti e fondamentalisti che vedono nell’Occidente, ed in particolare negli Usa, il grande Satana”. “Il cristianesimo – ha concluso – insegna altre cose, innanzitutto a rifiutare la guerra. Il Papa lo ha ripetuto più volte: la guerra è un’avventura senza ritorno. E lo stiamo sperimentando”. Per il card. Roberto Tucci, in una dichiarazione resa a Oneofive Live, il canale in fm della Radio Vaticana, “si tratta di crimini, di veri crimini, perché anche in guerra ci sono leggi da rispettare”. “Speriamo – ha aggiunto – che tutte queste crisi che interessano l’Iraq siano risolte con un’assunzione di responsabilità internazionale da parte dell’Onu”. Sir