Toscana

TURISMO CONGRESSUALE, LA TOSCANA AL TERZO POSTO IN ITALIA

La Toscana è al vertice nazionale per l’organizzazione di eventi congressuali. Grazie a 543 strutture che offrono 165mila posti, la regione intercetta ogni anno 14mila meeting e congressi, pari al 13 per cento di quelli che vengono organizzati in Italia. Superano i 2 milioni le presenze annuali direttamente legate agli eventi congressuali. Numeri che collocano la Toscana al terzo posto tra le regioni italiane. E terza è anche la sua città capoluogo, Firenze per numero di congressi ospitati (oltre 6.700) e presenze (830mila). La precedono solo Roma e Milano. I dati sono stati forniti oggi durante il Convegno sul turismo congressuale, in corso al Palazzo degli Affari di Firenze, nel corso del quale politici, amministratori, responsabili dei Convention bureau hanno confrontato idee e strategie per rilanciare il settore.

Le 534 strutture congressuali si suddividono tra i veri e propri centri congressuali e espositivi (che sono 163) e gli esercizi ricettivi (371). Tra questi ultimi la fetta più consistente è costituita da alberghi (in tutto 333 di cui 311 a 4 e 22 a 5 stelle). I centri congressi dispongono complessivamente di sale meeting e sale convegni per ulteriori 70mila posti, le strutture ricettive hanno una disponibilità complessiva di oltre 95mila posti.

Ci sono strutture congressuali più o meno su tutto il territorio regionale anche se il grosso delle attività e delle strutture si concentra nel polo più grande, quello di Firenze, che offre strutture e servizi tali da poter accogliere grandi eventi di livello mondiale. Firenze complessivamente ospita il 30 per cento delle strutture congressuali, seguito da Siena (10,8) e Grosseto (8,2), dalla Versilia (8), da Montecatini (7,4), Livorno (7), Pisa (7), Arezzo (7) e Chianciano 6,3. Sempre Firenze raccoglie l’offerta più vasta tra le strutture ricettive che dispongono di sale convegni e sale meeting (24,8 per cento). In questo caso la seguono la Versilia (11), Grosseto (10,2), Siena (10,2), Arezzo (8,3), Pisa (7), Montecatini (7), Chianciano (7) e Livorno (4).

Mettendo a confronto i dati rilevati nel 1994 con la situazione attuale si ha la percezione dell’importante mutamento del quadro complessivo dell’offerta congressuale toscana. Si tratta di incrementi molto forti: i centri congressi in dieci anni sono aumentati del 38 per cento, le strutture ricettive con disponibilità di sale convegni del 71 per cento. Le aree che in questi dieci anni hanno aumentato in maniera più marcata la loro presenza sono Grosseto, Chianciano, Arezzo e Pisa.

La Regione Toscana ha destinato allo sviluppo del turismo congressuale un piano di investimenti da 165 milioni di euro. I fondi, destinati alle tre realtà toscane più competitive sul piano internazionale: Firenze, Arezzo e Carrara, prevedono interventi di ricapitalizzazione delle società, progetti di qualificazione e di ampliamento degli spazi. Grazie a questi interventi nel 2006 i posti nelle strutture congressuali dei tre poli saranno raddoppiati e crescerà fortemente la superficie espositiva.

Per promuovere all’estero l’offerta congressuale la Toscana è capofila di un progetto che coinvolge anche Campania, Emilia Romagna, Liguria, Umbria, Veneto, Marche, e le province autonome di Trento e di Bolzano. Workshop rivolti ai principali mercati stranieri, eventi conviviali, iniziative di marketing: sono solo alcune delle azioni previste. Nell’ambito del progetto verrà realizzato un master di livello internazionale per la creazione di fiure professionali di alto livello come quella del destination manager. Il programma prevede una spesa complessiva di quasi 3 milioni e 500mila euro (la quota toscana è di 590mila).(cs-mo)