Toscana
TERRA FUTURA: DON CIOTTI TESTIMONIAL, CONTRO LA MAFIA PATTO TOSCANA-CALABRIA
A Terra Futura patto di amicizia antimafia tra due sindaci e due comunità: Sinopoli (Reggio Calabria) e Càscina (Pisa) Firenze, 2 aprile 2004 – I due sindaci di Sinopoli (Reggio Calabria) e di Càscina (Pisa) hanno sancito oggi, a Terra Futura, un patto d’amicizia alla presenza di un testimone d’eccezione: don Luigi Ciotti, presidente di Libera, il coordinamento nato e voluto nel 1995 per riunire e dare voce alle realtà impegnate contro la mafia. Domenico Luppino, primo cittadino di Sinopoli, paese di un territorio sostenuto da finanziamenti pubblici che la mafia mira a controllare, è stato più volte vittima di atti intimidatori: «Questa amicizia garantisce alla parte sana dei miei cittadini un appoggio prezioso. Ci fa sentire meno soli. Perché dietro ai due sindaci ci sono due comunità». Ed è significativo che questo incontro avvenga a Terra Futura: «La mafia ostacolerà sempre lo sviluppo sostenibile e l’ecocompatibilità. Una delle leve per sconfiggere la mafia è costruire allenze tra istituzioni, e tra istituzioni e società civile. Associazioni come Libera, Avviso pubblico e manifestazioni come Terra Futura rappresentano una base sicura sanche per saldare queste alleanze».
Moreno Franceschini, sindaco di Càscina, ha sottolineato che si tratta di un punto di partenza: «Il nostro incontro è avvenuto attraverso “Avviso Pubblico”. Ora coinvolgeremo le scuole, le associazioni di entrambi i comuni perché ci sia uno scambio vero e i cittadini si sentano coinvolti». «La mafia tocca di nuovo lo Stato e la situazione sta ritornando difficile – ha insistito preoccupato don Luigi Ciotti, presidente di Libera -. Dobbiamo gridarlo con forza: sta crescendo la perdita del senso della legalità che nel nostro paese oggi è banalizzata, pensiamo ai condoni, alle leggi ad personam… È ritornata anche la sfiducia nello stato e nelle istituzioni ed è ripresa la cultura mafiosa e dell’omertà. Il cambiamento è possibile solo lavorando insieme: volontariato, scuola, chiese, amministrazioni, magistratura, forze dell’ordine…». E a proposito del patto tra i due Comuni, Ciotti ha detto: «Unire le forse, questa è la strada da perseguire: è la risposta concreta a chi vorrebbe dividere il nostro paese lasciando allo sbando i più fragili, i deboli e i poveri. Guardare avanti ha bisogno dell’impegno di tutti e non è opera di navigatori solitari». (cs)