Toscana

SINDACO RADICOFANI, PRONTI AD ACCOGLIERE SPECOLA VATICANA

Potrebbe spostarsi da Castelgandolfo, residenza romana di Giovanni Paolo II, alle colline toscane di Radicofani l’osservatorio astronomico del Papa, la cosiddetta «Specola vaticana», custodita dai gesuiti. Lo sostiene il sindaco della cittadina senese, Andrea Bonsignori, secondo cui «per il momento è soltanto un’ipotesi in discussione». «Certo – aggiunge – noi siamo molto interessati ad accogliere eventuali proposte da parte dei gesuiti». L’ipotesi sarebbe emersa da una discussione informale svoltasi durante la visita pastorale di un alto prelato del Vaticano nella parrocchia di Radicofani, lo scorso 5 febbraio, nel corso dei festeggiamenti della patrona del paese, Sant’Agata. In quell’occasione al prelato – giunto per sostituire il vescovo di Montepulciano, monsignor Cetoloni, in visita in Palestina – venne illustrato da parte del parroco di Radicofani, don Elia, uno dei progetti che l’amministrazione comunale intende realizzare nell’area: l’osservatorio stellare.

«A Radicofani – conferma il sindaco -, candidata da tempo per diventare un centro di osservazione stellare nella zona denominata ‘Calcinaiò, è stato recentemente approvato un progetto per la realizzazione del primo stralcio dei lavori che dovrebbero portare alla creazione di un potente osservatorio stellare, collegato allo sviluppo del settore turistico, o “Astroturismo”, come ormai lo definiamo da tempo».

La Specola vaticana ha più di 100 anni di vita e fu fondata da Leone XIII nel 1891, nel villino in cui il Papa amava prendere il fresco d’estate, dietro il cupolone di San Pietro a Roma. Nel 1935 la Specola si trasferì a Castelgandolfo, luogo sicuramente più riparato dalle luci di Roma. L’osservatorio del Vaticano, poi, dalle ville papali di Castelgandolfo si è trasferito, circa 20 anni fa, in Arizona (sui 3.200 metri della vetta del Monte Graham). I gesuiti, astronomi della Specola, oggi vivono dieci mesi dell’anno in Arizona e due a Castelgandolfo, dove d’estate tengono convegni di scienziati e corsi d’astronomia, con borse di studio per chi viene dai paesi poveri.(ANSA).