Toscana

E-GOVERNMENT: 500 ENTI IN RETE TOSCANA. LA REGIONE INVESTE 26 MILIONI IN TRE ANNI

La rete telematica toscana raccoglie un’esperienza di cooperazione tra amministrazioni pubbliche avviata nel 1997. È la dorsale su cui viaggiano e viaggeranno tutti i servizi informatizzati, accessibili da alcuni mesi anche attraverso un qualsiasi provider. Il primo nodo, collegato ad internet, è del novembre 1995; le prime reti civiche unitarie sono nate invece alle fine del 1996 ed il sito web www.rete.toscana.it è stato inaugurato il 5 dicembre 1997. Della rete fanno parte circa 500 enti connessi tra di loro: tutte le Province, tutte le Comunità montane, quasi la totalità dei Comuni. Conta oltre 55.000 stazioni di lavoro e più di 6.000 sono le caselle di posta elettronica gestite dalla Regione: oltre ai 2.600 dipendenti ce ne sono altre 2.400 di comuni e piccole comunità montane.

Per aiutare la messa in rete degli enti più piccoli o di alcune associazioni di volontariato, la Regione ospita sul proprio server anche altri 200 siti, destinati nel breve periodo ad essere trasferiti per la loro gestione autonoma. Ogni secondo, dalle 8 alle 18 della sera, transitano sulla rete oltre 15 milioni di caratteri di traffico interno e 36 milioni di caratteri di traffico su internet. Mezzo milione di utenti diversi accedono ogni mese al sito web della Regione, un milione sono gli accessi al giorno. La filosofia che la Toscana ha scelto per gestire la rete e diversi dei suoi servizi, è stato spiegato stamani a Livorno, è l’open-source, ovvero programmi dal codice aperto, modificabile e migliorabile dai vari operatori. Questa modalità operativa è stata ulteriormente incentivata con la nascita della nuova rete. È una scelta che consente anche un risparmio nei costi di gestione dei servizi. Ad esempio con un software proprietario una casella di posta elettronica costerebbe attorno ai 50 euro mentre con l’open source è di fatto gratuita. Moltiplicando 50 euro non spesi per oltre 6.000 utenti, il risparmio si aggira sui 300 mila euro. Sull’e-government, attraverso il programma e-toscana, la Regione investirà in tre anni 26 milioni di euro di risorse proprie e altrettanti arriveranno da altri enti.

Tra i vantaggi della rete, la consulenza, l’assegnazioni di indirizzi dedicati, la registrazione di domini internet senza alcuna spesa; possono anche essere attivate un numero illimitato di caselle di posta elettronica relative al dominio richiesto. È anche possibilite connettersi alla rete attraverso un qualsiasi accesso, massimizzare le prestazioni con banda garantita, monitorare il traffico per prevenire eventuali congestioni, utilizzare la firma elettronica. Soprattutto i membri della rete possono consultare gratuitamente tutte le banche dati che la Regione e gli altri enti mettono a disposizione.

Tra queste www.rete.toscana.it/sett/territorio/carto che permette di consultare oltre 4.000 mappe che fotografano 30 mila chilometri di territorio; www.rete.toscana.it/sett/pta che indica eventuali vincoli che gravano su una porzione di territorio; www.rete.toscana.it/bd/shtml/bd_prehome_settori.shtml che consente di accedere al catalogo on-line dei libri presenti nelle biblioteche toscane, alle schede sui musei di interesse locale o gestiti da enti locali, alle informazioni sull’ospitalità agrituristica, all’elenco dei teatri, dei bandi di gara, dei concorsi, delle offerte di lavoro pubblicate sulla stampa regionale o nei paesi europei. Per altri servizi occorre invece registrarsi, come la consultazione del Burt, l’edicola telematica, i registri di Infocamere. E poi ci sono ancora la banca dati degli Uffici Relazioni con il pubblico, i dati sulla finanza e i tributi delle autonomie locali, l’anagrafe tributaria e la banca dati del Sole24ore, la cancelleria telematica con tutti i fascicoli depositati presso la Corte di appello di Firenze, un database sui farmaci, il loro prezzo e i principi attivi che contengono. Ad uso interno è l’anagrafe sanitaria, per tutti i pediatri e i medici di famiglia, e l’archivio storico degli assistiti. (ANSA).

I toscani e il computer: cresce la fiducia nella rete