Toscana

IRAQ, FIRMATI PRIMI CONTRATTI PER RICOSTRUZIONE

L’ufficio statunitense per la ricostruzione in Iraq ha approvato e finanziato i primi sette progetti, per un ammontare di 5 miliardi di dollari. È stato il capo dell’amministrazione civile americana in Iraq, Paul Bremer, a presenziare alla firma dei relativi contratti, che prevedono l’inizio dei lavori tra due o tre settimane. I progetti approvati e finanziati riguardano sette diverse località, tra le quali la capitale Baghdad e Bassora, che saranno dotate di complessi di case prefabbricate comprensive di una scuola, una moschea, una banca e un ospedale. I contratti, come già da tempo era noto, sono andati ad appannaggio di grandi gruppi con sede nei Paesi che hanno dato appoggio militare e diplomatico agli Usa nell’attacco militare dello scorso anno (in particolare, la Polonia) e attualmente sono presenti con forze di pace; costoro coopereranno con imprese irachene. Le case, la cui edificazione sarà terminata in tre mesi, avranno tutte pavimenti in ceramica, riscaldamenti, elettricità, connessione telefonica e servizi igienici. Non è dato sapere se a questa fase ne seguirà una seconda, con la trasformazione delle case prefabbricate in vere abitazioni. Secondo Bremer, nei prossimi mesi saranno avviati simili progetti anche a Nayaf, Kerbala, Diyala, Mosul, Samawa e Missan, cosa che dovrebbe permettere di creare 14mila posti di lavoro per altrettanti iracheni. Naturalmente – vista anche la rapidità con la quale si conta di tirare su degli interi quartieri prefabbricati – a tempo. Misna