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IRAQ,SODDISFAZIONE COMUNITÀ INTERNAZIONALE PER FIRMA COSTITUZIONE PROVVISORIA

Unanime soddisfazione è stata espressa dalla comunità internazionale per la firma, avvenuta ieri, della costituzione provvisoria irachena. Tra i primi a felicitarsi con Baghdad è stato il governo iraniano, che ha definito quanto avvenuto “un passo significativo nel quadro del trasferimento del potere al popolo iracheno”. Il portavoce Hamid Reza, citato dall’agenzia Irna, ha aggiunto che “ogni accelerazione per tenere libere elezioni e per il ritiro delle forze straniere, così come l’affidamento degli affari del Paese al popolo iracheno (…) porterà alla sicurezza, alla prosperità e al progresso”. Stessi toni in un comunicato diffuso dall’esecutivo dell’Arabia Saudita, il quale auspica che la firma della carta costituzionale “porti all’insediamento di un governo indipendente e al ripristino della sovranità e dell’indipendenza dell’Iraq”.

Dagli Usa sono arrivati i complimenti di George W. Bush, il quale in una dichiarazione distribuita a Dallas (Texas) durante la campagna elettorale, ha detto che il documento approvato a Baghdad “getta le fondamenta per elezioni democratiche e per una nuova costituzione” definitiva. Il capo di Stato americano ha parlato di una “storica pietra miliare” e, pur riconoscendo che “resta da fare del lavoro difficile” in Iraq, ha sostenuto che la firma “è un passo cruciale in quella direzione”.

“Si tratta di un risultato significativo – gli ha fatto eco dalla Gran Bretagna il ministro degli esteri inglese Jack Straw – e voglio dare atto a tutte le parti per questo accordo, per la pazienza e lo spirito di aggregazione con cui hanno operato”. Straw ha aggiunto che la firma della costituzione provvisoria costituisce la “dimostrazione più chiara del forte desiderio di costruire in Iraq una società libera, stabile e democratica, nonostante la violenza terroristica cerchi di negare al popolo iracheno il futuro che vuole”.

Anche per la Russia, gli sforzi per concordare un testo “hanno prodotto risultati concreti”. Lo ha detto il portavoce del ministero degli esteri russo, Alexander Yakovenko, aggiungendo che “sono state gettate le basi legali per tenere unito l’Iraq”. Più cauto il segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, il quale ha fatto sapere, attraverso il portavoce Fred Eckhard, che “studierà attentamente” la nuova costituzione provvisoria irachena. “Il segretario generale prende nota di questo sviluppo – ha detto Eckhard – e valuterà anche il ruolo possibile che gli iracheni potrebbero richiedere alle Nazioni Unite”.Misna

La Costituzione provvisoria (8 marzo 2004)