“La polizia locale non sta facendo nulla. Solo con una pressione internazionale si può sperare di sbloccare la situazione”. Dopo la denuncia apparsa su un quotidiano spagnolo, a lanciare oggi da Roma un appello in aiuto delle monache Serve di Maria minacciate di morte in Mozambico è padre Patrick Carroll, delle segreteria generale “Giustizia e Pace” della stessa congregazione religiosa. “Le monache di Nampula (Mozambico) conferma al Sir padre Carroll – sono state minacciate da uomini armati di pistola che sono entrati di notte nel loro monastero”. Le suore (una quindicina) stanno denunciando la scomparsa dei ragazzi di strada e di altri bambini di famiglie dell’area di Nampula, fin dal luglio 2003. Le scomparse sono legate al traffico di organi, asportati dai corpi dei bambini, una volta ammazzati. La denuncia sarebbe confermata da alcune immagini, video e fotografie, riprese da una brasiliana laica consacrata, Elida Dos Santos, che vive nel monastero con le monache. “I parenti dei bambini scomparsi e i maestri fanno sapere da Roma i Servi di Maria – si sono rivolte alle monache chiedendo aiuto e protezione in quanto la polizia e i politici locali non prestano nessun attenzione alle denuncie fatte”. I Servi di Maria sospettano che “i servizi pubblici della regione sono coinvolti in una quadriglia mafiosa per la vendita di organi sani prelevati dai bambini”. Le monache si appellano per una pressione internazionale presso il governo centrale del Mozambico. Messaggi scritti possono essere inviati per fax chiedendo una investigazione immediata per la sicurezza della popolazione e delle monache ai seguenti numeri: Primo Ministro: fax: 00258-1-426881. Ministro della Giustizia: fax: 00258-1-494264. E-mail: dgpm.gov@teledata.mz.Sir