Toscana
BURUNDI, ARRESTATO RESPONSABILE UCCISIONE DEL NUNZIO, MA I RIBELLI CHIEDONO UN’INCHIESTA
“Nessuno ci aveva detto di uccidere il Nunzio. Abbiamo solo sparato ad un’automobile che si era rifiutata di fermarsi”: ha detto all’agenzia di stampa francese ‘Afp’, alla presenza di testimoni militari, Dieudonne Hakizimana, il giovane di circa 20 anni arrestato nei giorni scorsi dall’esercito burundese e sospettato di essere implicato nell’uccisione di monsignor Michael Aidan Courtney. Raggiunto nell’ospedale di Bujumbura dove il giovane è ricoverato per le ferite riportate durante gli scontri con le forze armate che hanno portato alla sua cattura, Hakizimana ha detto anche: “eravamo in quattro, abbiamo fermato molti veicoli, ma uno di loro non si è fermato e abbiamo aperto il fuoco”, precisando di non essere mai andato a scuola e di non sapere niente delle bandiere e delle insegne diplomatiche presenti sull’auto del Nunzio al momento dell’agguato avvenuto il 29 dicembre 2003 nei pressi di Minago, 40 chilometri circa a sud della capitale Bujumbura. “Quando siamo tornati al campo c’era molta costernazione – ha continuato il giovane – e ci hanno spiegato che avevamo ucciso il rappresentante del Papa in Burundi”.