Almeno 244 pellegrini sono morti, e altrettanti sono rimasti feriti, a Mina, vicino alla Mecca (Arabia Saudita), a causa della calca verificatasi ieri mattina durante l’ultima tappa dell’Hajj, il pellegrinaggio che ogni musulmano, salute e finanze permettendo, dovrebbe compiere almeno una volta nella vita, e in coincidenza con il primo giorno dell’Eid al Adha, la festa del sacrificio’. La notizia è stata diffusa dal ministro per il pellegrinaggio, Iyad bin Amin Madani, secondo il quale “nell’incidente avvenuto sull ponte di Jamarat 244 pellegrini sono morti e altre centinaia sono rimasti feriti”. Pur sostenendo che la maggior parte è saudita, il responsabile del dicastero non ha precisato la nazionalità delle vittime né dei feriti provocati dalla ressa che sarebbe durata 27 minuti. In base alla ricostruzione degli eventi fornita da Madani, l’incidente è avvenuto mentre i fedeli, tutti avvolti nei rituali abiti bianchi della “purificazione”, si accalcavano in lunghe file sul ponte di Jamarat per recarsi ognuno a lanciare sette pietre contro una stele che rappresenta il diavolo. “C’era una fila di persone lunga circa 400 metri – ha spiegato il ministro che si accalcava tutta nella stessa direzione e, a un certo punto, quelli più vicini alla stele sono caduti a terra. Questo ha scatenato il panico”. Non è la prima volta che si verificano tragedie del genere durante l’Hajj, che consiste in 12 chilometri da coprire in cinque giorni, ripercorrendo le tracce del profeta Mohammed, e rappresenta un evento importante nel cammino spirituale dei fedeli musulmani. L’anno scorso, in circostanze simili, morirono 14 persone. In tempi recenti, solo nel 1994, con 270 vittime,era andata peggio di quest’anno.Misna