Toscana
NEVE: PROVINCIA DI FIRENZE CHIEDE SCUSA PER DISAGI SULLA FIRENZE-PISA-LIVORNO
«Abbiamo attivato in poche ore tutto il nostro potenziale per fronteggiare le difficoltà, ma comunque chiediamo scusa ai cittadini rimasti per ore intrappolati in mezzo alla neve, soprattutto sulla Firenze-Pisa-Livorno. Lo ha detto l’assessore ai Trasporti della Provincia di Firenze, Mirna Migliorini. «Da venerdì scorso siamo impegnati su tutte le strade di nostra competenza per fronteggiare le difficoltà – ha aggiunto – e ieri abbiamo coordinato il lavoro di centinaia di persone, costringendo alla riapertura anche il centro commerciale dei Gigli per fornirci generi alimentari da distribuire agli automobilisti in difficoltà, in aggiunta alle scorte in dotazione alla protezione civile. Purtroppo l’eccezionalità dell’evento ha determinato i disagi e la situazione più grave si è verificata sulla Fi-Pi-Li, già priva di corsie di emergenza e nel tratto più stretto, quello tra Lastra a Signa e Ginestra fiorentina, dove è stato complicato operare anche per noi. Del resto, hanno spiegato i responsabili della protezione civile fiorentina, anche le previsioni meteo non avevano segnalato la situazione di rischio. Quelle del Lamma e del Dipartimento centrale di protezione civile parlavano di pochi centimetri di neve in pianura e, nel caso delle previsioni meteo della Protezione civile, la Toscana non era neppure citata nel bollettino.
«Abbiamo visto invece – ha detto l’assessore Migliorini – che la situazione è stata assai più grave. Le previsioni indicavano una presenza di neve in pianura al massimo di 2 centimetri, mentre nelle ore più critiche ne abbiamo avuti addirittura 15 sulla superstrada Firenze-Livorno. A creare difficoltà sono state poi le temperature rigide che si sono verificate tra le 7 e le 8 del mattino e con il traffico dei pendolari già molto intenso che ha impedito l’intervento dei mezzi spargisale per evitare gelate. Alle 5 la temperatura era di 3 gradi, mentre nel giro di due ore è scesa di altri 5 con un picco, intorno alle 8, di tre gradi sotto zero. «Situazioni imprevedibili – spiegano i tecnici della protezione civile – che ci hanno colto di sorpresa». (Ansa)