Toscana
IRAQ, UN’ALTRA STRAGE A BAGHDAD
“Internazionalizzare le forze di sicurezza e cedere all’Onu le redini del governo provvisorio”: lo ha chiesto ieri il senatore statunitense John Edward, intervenendo in un programma televisivo poche ore dopo la notizia che uno dei più spettacolari attentati dalla fine della guerra aveva provocato a Baghdad almeno 20 morti e 131 feriti. Non ancora definitivo in tarda serata, soprattutto per quel che riguarda il numero delle vittime statunitensi, il bilancio di questa ultima azione della guerriglia irachena sembra destinato ad avere conseguenze politiche pesanti. Compiuto domenica mattina contro il quartier generale della coalizione a Baghdad, l’attacco ha utilizzato un veicolo che, imbottito a quanto pare con mezza tonnellata di dinamite (o sostanza analoga), è esploso alle 8:00, ora locale, davanti alla cosiddetta Porta degli assassini’, ingresso principale dell’ex-palazzo presidenziale di Saddam Hussein e oggi quartier generale della coalizione e degli uffici dell’amministratore americano per l’Iraq, Paul Bremer. Quando è avvenuta la deflagrazione, la vettura, un pick up, era in coda dietro ad alcune auto in attesa di entrare nell’edificio: numerosi anche i civili iracheni che a piedi attendevano di passare i controlli per recarsi al lavoro (la domenica è giorno lavorativo in Iraq).