Toscana

GIUNTA REGIONALE, PER MARTINI UN 2004 DI RILANCIO DOPO UN 2003 DI STALLO

Il 2003, l’anno dello stallo. Così, il presidente della giunta regionale Claudio Martini ha definito l’anno ormai passato. In tutti i settori, dall’economia alle riforme, si è assistito a un sostanziale nulla di fatto. L’augurio per il 2004? «Speriamo che sia l’anno del rilancio». Infatti, secondo il presidente, «non dovrebbe essere difficile perché nel 2003 in tutte le grandi questioni che riguardano la vita pubblica nazionale e internazionale molte delle attese sono andate deluse».

Ma se questo è stato lo sfondo nel quale anche la Toscana si è dovuta muovere, la Regione non è rimasta ferma. Infatti, per Martini, la Giunta si è impegnata in tre grandi settori: gli investimenti, le riforme, l’ammodernamento della «macchina regionale».

«Nel 2003 – osserva – abbiamo spinto al massimo lo sforzo degli investimenti in tutti i settori. Se guardiamo indietro non troveremo un anno con più investimenti del 2003. Non solo. L’Unione europea ha premiato la Toscana per la sua capacità di utilizzare i fondi messi a disposizione. Per questo potrà contare su un finanziamento aggiuntivo di 53,9 milioni di euro per il sostegno al sistema produttivo. E se il 2003 è stato all’insegna dell’investire, il 2004 sarà l’anno delle cantierizzazioni». In secondo luogo le riforme. «Abbiamo portato avanti – spiega il presidente – l’ammodernamento delle nostre leggi e i processi di riforma stanno avanzando. Due esempi su tutti: la legge sul trasporto pubblico locale e l’istituzione delle società della salute».

Infine, sottolinea Martini, «il grande sforzo messo in atto per migliorare l’efficienza della macchina regionale». Per quanto riguarda la vita politica della maggioranza Martini osserva come ci siano tensioni fisiologiche legate soprattutto a questioni esterne all’attività di governo in particolare legate alla definizione delle candidature per le prossime elezioni amministrative comunali.

«Ma sui passaggi cruciali – sottolinea il presidente – c’è stata e c’è una forte coesione». Per quanto riguarda il 2004 Martini indica sette parole per altrettanti settori di impegno: pace, Europa, ripresa (economica), coesione (politiche sociali), riforme, Statuto, Ulivo. Sulla ripresa economica ha indicato come priorità la situazione più in crisi ovvero quella pratese e del settore moda. Per quanto riguarda lo Statuto il presidente ha detto che «non bisogna più perdere tempo e sulle questioni dove ci sono contrasti non si può cercare l’unanimità».

Sullo l’Ulivo Martini ha annunciato che il centrosinistra toscano incontrerà entro febbraio il presidente della Commissione europea Romano Prodi «come riconoscimento del particolare ruolo che questo schieramento svolge a livello nazionale».

Dello stesso avviso non è ovviamento il capogruppo in Consiglio regionale del maggiore partito dell’opposizione. Secondo Lorenzo Zirri (Forza Italia) «Martini lavoro solo contro il governo nazionale, lo dimostra la serie di ricorsi alla Corte costituzionale, come quelli contro il condono edilizio, contro la Finanziaria 2001, o contro la nomina del commissario straordinario del parco dell’Arcipelago».

Per quanto riguarda l’economia «nel 2003 – spiega – in Toscana il Pil è cresciuto solo dello 0,1%, contro la media dello 0,4% nelle altre regioni». Dito puntato sulle consulenze: «Quest’anno quelle inutili sono state 167, ci sono costate 6 milioni di euro» e sull’aumento del costo dei servizi pubblici «che è lievitato mediamente del 7% in più rispetto alle regioni del nord est». «La Giunta sbadiera l’invarianza fiscale – conclude il capogruppo azzurro – ma introduce le tasse di scopo».S.P.