Toscana

IRAN, TERREMOTO A BAM: AUMENTA STIMA VITTIME

Sono almeno 20mila, secondo fonti ufficiali del governo di Teheran, le vittime provocate dal sisma di magnitudo 6,3 della scala Richter che alle 5,30 circa del mattino di ieri ha colpito la storica città di Bam, nella regione iraniana di Kerman, mille chilometri circa a sud-est della capitale Teheran. Altre 30mila persone sarebbero rimaste più o meno gravemente ferite. Secondo una stima di Iraj Sharifi, rettore della facoltà di medicina a Kerman, i morti sarebbero tuttavia almeno 25mila, 20mila dei quali giacerebbero ancora sotto le macerie delle case di argilla della città pre-islamica risalente a circa duemila anni fa, proclamata dall’Unesco patrimonio dell’umanità. Per meglio rappresentare l’entità della tragedia, basti pensare che nella città di Bam e nella provincia vivevano circa 200mila persone. Solo 5mila cadaveri sarebbero stati finora sepolti, mentre pullman, camion e automobili fanno la spola, nonostante la scarsità di carburante, tra quello che resta della città e la vicina località di Bora per trasportare i feriti nel locale ospedale e i morti nel cimitero. Il pericolo che possano esplodere epidemie è tale che i parenti delle vittime devono persino rinunciare al lavacro rituale dei defunti per accelerare i tempi dell’inumazione dei morti. Per tutta la notte le squadre di soccorso iraniane e internazionali, giunte da alcune ore sul posto, hanno scavato alla ricerca dei sopravvissuti e per recuperare i resti delle vittime del sisma. Il lavoro è reso particolarmente difficile e penoso dal freddo oltre che dal fatto che pressoché l’intera città sembra essere implosa su se stessa.

Il governo di Teheran ha dichiarato all’agenzia ufficiale Irna, per bocca di un portavoce del ministero degli Interni, Jahanbakhsh Khanjani, che “la Repubblica islamica d’Iran accetta tutti gli aiuti umanitari da parte di tutti i Paesi ed organizzazioni internazionali con l’eccezione del governo sionista”. Teheran accoglie, dunque, anche l’aiuto offerto dagli Stati Uniti, che pure hanno inserito ufficialmente l’Iran tra i Paesi del cosiddetto ‘asse del male’. Lievitano, intanto, tra i sopravvissuti le polemiche per la lentezza e la scarsezza degli aiuti inviati da Teheran nella zona afflitta dalla calamità. Il governo chiede alla comunità internazionale di inviare soprattutto medicine, coperte, tende e prefabbricati per le decine di migliaia di persone rimaste senza casa.Misna