Toscana

NATALE IN UGANDA: I LEADER RELIGIOSI AL CAMPO PROFUGHI DI PAGAK, PREGATE PER LA PACE

“Un appello al Governo ugandese e alla guerriglia perché usino la via del dialogo per porre fine alla guerra che tante sofferenze sta infliggendo alla popolazione civile”. A rivolgerlo i responsabili delle principali comunità religiose ugandesi, che in questi giorni, in prossimità del Natale, hanno effettuato una visita di solidarietà al campo profughi di Pagak, che si trova a 18 km da Gulu (Nord Uganda). Facevano parte della delegazione il card. Emmanuel Wamala, arcivescovo di Kampala, rappresentanti della Chiesa anglicana e di quella ortodossa, oltre al Capo della comunità musulmana. Commentando oggi la visita all’Agenzia Fides mons. John Baptist Odama, arcivescovo di Gulu, dice che “si è trattato di un atto per riaffermare l’unità di tutto il popolo ugandese. La delegazione ha incontrato i bambini che per sfuggire ai raid notturni dei guerriglieri, sono costretti a dormire all’addiaccio in un campo di fortuna alla periferia di Gulu. A tutti è stato rivolto lo stesso messaggio: abbiate fiducia in Dio, pregate perché la pace può venire solo da Dio”. I leader religiosi, aggiunge mons. Odama, “hanno anche rivolto un appello affinché la legge di amnistia sia estesa ai capi della Lra (esercito di Liberazione del Signore). La legge prevede la clemenza per tutti i guerriglieri che depongono le armi, ma non per i capi della Lra. Quando è entrata in vigore la legge, nel gennaio 2000, secondo i dati della Amnesty commission governativa, 10mila guerriglieri hanno deposto le armi. Si tratta di uno strumento importante per far ritornare la pace nella nostra terra”. L’Lra combatte contro l’attuale presidente Yoweri Museveni che ha preso il potere nel 1986.Sir