Per l’azione di educatore dei giovani a valori di accoglienza e solidarietà, per l’impegno sociale a favore degli ultimi e della collettività e per il suo senso del dovere civico. Queste le motivazioni che hanno mosso l’Ufficio di Presidenza del Consiglio regionale, su proposta del segretario Franco Banchi, a conferire una medaglia alla memoria a Pino Arpioni, personaggio di spicco della vita politica fiorentina e stretto collaboratore di Giorgio La Pira. Arpioni, fondatore dell`Opera Villaggi per la gioventù – che in 50 anni di attività ha coinvolto almeno 40 mila ragazzi – fu prima consigliere comunale e poi assessore a Palazzo Vecchio. Fu l’esperienza del 1943, con l’arresto e la deportazione in un campo di concentramento che fece maturare in lui il desiderio di dedicarsi all`educazione dei giovani. Dal 1954 iniziò la costruzione di villaggi stabili a Pian degli Ontani, sulle montagne pistoiesi, e a Castiglion della Pescaia e fondò a Firenze Casa Gioventù, punto di riferimento stabile per l’associazione. E proprio a Casa Gioventù (via Gino Capponi, 28) è esposta da giovedì la salma giorno e notte, fino a sabato mattina, quando verrà trasportata a spalla fino al Duomo, dove, alle 9,30, verranno celebrate le esequie, presiedute dal card. Ennio Antonelli. Sabato 6 dicembre alle ore 9.30 nel Duomo di Firenze, saranno celebrati i suoi funerali.(