Toscana

CONDONO EDILIZIO, GLI AMMINISTRATORI LOCALI DELLA TOSCANA RIBADISCONO IL LORO «NO»

Oltre centosettanta amministratori locali, tra cui il presidente Anci Toscana Gianfranco Simoncini e l’assessore regionale Riccardo Conti, hanno partecipato oggi al convegno “Condono edilizio e governo del territorio”, organizzato dall’Anci Toscana presso il Palazzo di Arnolfo nel Comune di San Giovanni Valdarno. Un appuntamento importante che si è svolto quasi in contemporanea con la discussione in consiglio regionale della proposta di legge con la quale la Regione Toscana intende riaffermare l’applicazione esclusiva della propria disciplina per il rilascio delle concessioni e delle attestazioni di conformità in sanatoria. Un atto con il quale la Regione ritiene non applicabile, sul proprio territorio, la disciplina statale. E su questo gli enti locali concordano. Del resto, il condono voluto dal Governo appare per la Toscana, che della pianificazione del territorio ha fatto uno dei perni del proprio sviluppo di qualità, assolutamente indigesto.

Nel corso del convegno numerosi amministratori locali hanno espresso forti dubbi di costituzionalità, sui quali sarà chiamata presto a pronunciarsi la Corte Costituzionale. E proprio la rapidità della decisione della Consulta è stata invocata come uno dei passaggi più urgenti da compiere per superare questo momento di grande caos che rischia di vedere all’interno di molte regioni italiane la conflittualità di due legislazioni: quella regionale e quella statale.

Al convegno è stato ribadito come il condono rappresenti un insulto per il nostro paese, uno schiaffo alle amministrazioni locali impegnate nell’affermazione della legalità, uno schiaffo ai cittadini onesti, un premio, invece, a quelli che non hanno rispettato le norme. L’abusivismo non è solo illecito amministrativo ma anche illecito penale ed il condono rappresenterebbe un’ennesima rinuncia delle azioni di tutela e garanzia della collettività”.

Dopo i molti sforzi che le amministrazioni locali hanno portato avanti relativamente alla pianificazione del proprio territorio, con la redazione dei Piani strutturali, arriva questo condono che va proprio nella direzione opposta alla pianificazione territoriale capace di leggere insieme ai cittadini di una comunità locale i bisogni e le esigenze di tutti. (Cs)