Toscana

IMMIGRATI: DOSSIER CARITAS; TOSCANA, IL 20% È LAVORATORE AUTONOMO NEL 2002 44MILA NUOVE ASSUNZIONI

È un lavoratore autonomo il 20% degli immigrati in Toscana e la manodopera straniera è sempre più attraente per le imprese della regione che nel 2002 hanno assunto 44 mila extracomunitari. Sono alcuni dei dati più significativi contenuti nel Dossier statistico immigrazione 2003, relativo alla Toscana, che è stato presentato stamani in Palazzo Vecchio dalla Caritas, che ha coordinato la ricerca anche a livello locale, e dalla Cna Toscana (Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa).

Sono intervenuti il sindaco e presidente Anci Leonardo Domenici, l’arcivescovo di Pisa e vicepresidente dei vescovi italiani Alessandro Plotti, l’arcivescovo di Firenze, cardinale Ennio Antonelli, il vicepresidente Cna nazionale Cristina Bandinelli.

Anche in Toscana sono cresciuti (del 56%) i regolarizzati e, a fine anno, il loro numero è stimato in 172 mila (collocando la regione al quinto posto in Italia) mentre quelli regolarmente soggiornanti al 31 dicembre scorso erano 130 mila. I permessi di soggiorno riconosciuti in Toscana alla fine di quest’anno sono 11.457, il 18% in più rispetto al 2002. Sempre secondo il dossier, ha spiegato Francesco Paletti della Caritas, un immigrato su tre vive nell’area fiorentina mentre a Prato uno su due è originario dell’Estremo oriente.

Relativamente alla loro provenienza, ogni 100 cittadini, 48 sono europei, 23 sono asiatici, 17 sono africani, 12 sono americani. Dal 1999 continua ad allargarsi la forbice tra coniugati e celibi, in favore dei primi che, alla fine del 2002, erano il 52,4% mentre i secondo erano il 42,3%; più stabili invece i valori circa la confessione religiosa: il 45% sono cristiani e il 33% musulmani. Superiore alla media nazionale la frequenza nelle scuole della regione: sono stranieri il 3,7% degli iscritti a fronte di un valore nazionale del 2,3%. Nell’ambito della ricerca, la Cna ha elaborato uno studio sulle aziende gestite da extracomunitari che, al giugno scorso, sono risultate 5.890, in maggioranza nei settori costruzioni, commercio al dettaglio, abbigliamento. Le sole imprese artigiane costituite da immigrati sono 2.787 e, relativamente ai lavoratori, la maggioranza proviene dalla Cina seguita dall’Albania, dalla Romania e dal Marocco. In aiuto degli immigrati, è stato spiegato, la Cna sta sviluppando un progetto finalizzato alla costruzione di un sistema che metta in relazione la rete di sportelli dell’Epasa, il patronato della Cna, con gli uffici unici per l’immigrazione istituiti nelle prefetture per far svolgere alle strutture Cna l’istruttoria delle pratiche di permesso di soggiorno, con benefici di celerità e tempestività. (ANSA)