Toscana

TRENI REGIONALI, PRIMI MIGLIORAMENTI MA RIMANGONO MOLTI PROBLEMI

“Emergono i primi miglioramenti che ancora non ci appagano, ma dimostrano che siamo sulla strada giusta”. Così l’assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti commenta l’andamento del trasporto ferroviario regionale nei primi sei mesi del 2003 così come appare dal report presentato ieri a Firenze (presente anche il direttore del trasporto regionale di Trenitalia per la Toscana Fiorenzo Martini). Secondo i dati di raffronto con il 2002, sono diminuite del 18 per cento le corse soppresse, è aumentato l’indice di puntualità dei treni, e per almeno tre dei quindici treni tenuti sotto stretta osservazione per la loro criticità, i problemi di ritardo sono stati risolti. Il tutto in una situazione che permane comunque critica, specie per i treni più frequentati dai pendolari e che, nel corso di quest’estate ha presentato anche ulteriori problematicità legate alla presenza ancora scarsa di carrozze con condizionamento d’aria.

“Certo – commenta Conti – l’azione di controllo esercitata dalla Regione su Trenitalia in virtù del contratto di servizio e il progressivo rinnovo dei mezzi circolanti (cui la Regione contribuisce con risorse proprie) stanno producendo i primi effetti positivi. Ma non siamo ancora soddisfatti e continuiamo a tenere la guardia molto alta”. Per questo la Regione, oltre a tutte le azioni di controllo previste dal contratto, sta seguendo con particolare attenzione sia le indicazioni provenienti dal numero verde 800-570530 cui i cittadini si rivolgono per i loro reclami e rafforzando il lavoro dei nuclei ispettivi (nei primi sei mesi del 2003 i 42 ispettori regionali hanno controllato ben 508 treni).

Treni soppressi Da gennaio a giugno 2003 su un totale di oltre 100mila corse quelle non effettuate sono state 287, di cui 119 per cause direttamente dipendenti da Trenitalia. E’ un numero inferiore a quello del primo semestre 2002 (le corse soppresse erano state 350), e ancor più del secondo semestre (408). In termini percentuali la diminuzione è del 18 per cento rispetto al periodo gennaio-giugno 2002, e del 30 per cento rispetto al periodo luglio-dicembre 2002. Secondo il report della Regione la diminuzione delle corse annullate è stata determinata in buona parte da una maggiore attenzione prestata da Trenitalia ai problemi connessi con il servizio (gestione del personale e dei mezzi). PuntualitàElementi positivi emergono anche dall’analisi complessiva delle prestazioni, in particolare sul terreno più critico, quello della puntualità. Nei primi sei mesi del 2003 il 92 per cento dei treni regionali è arrivato a destinazione con un ritardo inferiore ai 5 minuti (erano il 90 per cento nello stesso periodo del 2002), e il 98 per cento con ritardo inferiore ai quindici minuti (nel 2002 la percentuale era del 97). Per i treni interregionali, la cui propensione al ritardo era maggiore, c’è un miglioramento percentualmente più sensibile: il 92 per cento riescono ad arrivare in stazione con un ritardo compreso entro i quindici minuti (nel 2002 la percentuale era di 3 punti più bassa). Questo risultato, si indica nel rapporto della Regione, è in buona parte derivato dall’immissione in servizio, su alcune linee interregionale di nuovi mezzi (in particolare elettromotrici) che ha consentito di ridurre i ritardi dovuti ai guasti tecnici e alle frequenti soste per manutenzione. I treni criticiUn discorso a parte meritano i cosiddetti ‘treni critici’: sono i treni considerati particolarmente a rischio per ritardi o sovraffollamento e le cui prestazioni quotidiane vengono monitorate con particolare attenzione. Il cosiddetto ‘paniere dei treni critici’ è una innovazione del contratto in vigore dal dicembre scorso, per cui anche se non è possibile un confronto con il primo semestre del 2002, sono possibili le prime valutazioni. PuntualitàTra i quindici treni del paniere, 3 sembrano aver superato ogni problema di ritardo e quindi verranno tolti dal ‘paniere’ dei treni critici: si tratta dei due diretti Firenze-Roma e di un regionale Firenze-Pisa aeroporto: hanno migliorato in modo consistente la loro prestazione il regionale Chiusi-Siena delle 21.07, il regionale Pisa-Aulla delle 12.57, il regionale La Spezia Pisa delle 7.32, oltre al regionale 11669 Chiusi-Firenze del mattino. Rimangono particolarmente critici alcuni treni: i regionali Firenze Viareggio delle 17.40, Lucca-Firenze delle 7.01, Pistoia-Firenze delle 8.00, Borgo San Lorenzo-Firenze delle 16.45 e Pisa-Lucca delle 17,41. AffollamentoIl problema delle carrozze affollate è uno dei più sentiti da parte dei pendolari che ogni giorno si spostano via treno. Ed è un problema che, ancora, non ha trovato una soluzione: l’indice di affollamento, nei treni critici (anche in questo caso sono una quindicina) è mediamente del 115,4 per cento (in sostanza la domanda supera l’offerta del 15 per cento e questo si traduce in posti in piedi e disagi.

Alcuni provvedimenti, assunti da Trenitalia in relazione ai turni materiale e ai turni del personale, hanno consentito di ottenere miglioramenti della prestazione: in particolare non presentano più periodiche condizioni di criticità il Faenza-Firenze delle 6.15, il Pisa-Aulla delle 12.57, e quello delle 17.41, il Pistoia-Arezzo delle 18.05.

Rimangono critiche le condizioni di affollamento di altri treni; è il caso del regionale Chiusi-Firenze delle 5.40 (arrivo alle 7.40), del Viareggio-Firenze delle 5.45 e delle 6.30, del regionale Orbetello (Grosseto)- Firenze delle 6.28, e del diretto Firenze-Roma delle 17.09.(Cs-MO)