Toscana

BARBINI: LA TOSCANA RESTERA’ CHIUSA AGLI OGM

“Indipendentemente dalla fine della moratoria europea, il governo regionale non verrà meno alla sua politica di chiusura nei confronti degli Ogm, anzi rafforzerà questa politica”. E’ questo l’impegno assicurato dall’assessore all’agricoltura Tito Barbini, intervenendo questa mattina al meeting di San Rossore a conclusione della tavola rotonda dedicata all’agricoltura e al diritto al cibo. Quella sugli Ogm, ha spiegato l’assessore, è una scelta di fondo per un’agricoltura quale quella toscana, che ha deciso di scommettere sulla qualità, sulla sostenibilità ambientale e sulla sicurezza alimentare. “Anche se alcuni ne stanno parlando, non credo che esista un modello toscano di agricoltura, credo piuttosto che sia possibile un’altra agricoltura e che questo in Toscana si stia dimostrando. Ed è una sfida culturale, ma anche economica, che sta dando risultati importanti in termi di reddito ed occupazione”. La Toscana – regione che ha già individuato e catalogato il maggior numero in Italia di prodotti tradizionali – sta comunque lavorando ad altri strumenti in grado di rafforzare la scelta di un’agricoltura di qualità, rispettosa dell’ambiente e delle culture locali. In particolare l’assessore ha segnalato la proposta di legge sulla tutela delle razze e della varietà locali: presentata proprio oggi a San Rossore, proseguirà l’impegno regionale a tutela della biodiversità, con strumenti di tutela, ma anche di valorizzazione economica, delle risorse genetiche autonome, con un ruolo importante riconosciuto ai cosiddetti “coltivatori custodi”.

Dopo aver ricordato anche un’importante novità delle ultime settimane, la nascita della Fondazione internazionale per la biodiversità, frutto della collaborazione tra Slow Food e Regione Toscana (avrà sede a Firenze, presso l’Accademia dei Georgofili), Barbini ha preannunciato anche un’altra importante iniziativa legislativa, una normativa – attualmente in fase di discussione ad un tavolo di concertazione con le associazioni ambientaliste e degli agricoltori – per il sostegno alla piccola agricoltura contadina e familiare: legge, quest’ultima, che prevederà forme di sostegno per la piccola e piccolissima proprietà rurale, anche al di là dei sostegni alle aziende previste dalle politiche comunitarie. Il dibattito si è concluso con l’intervento di un rappresentante del Foro contadino che, pur esprimendo il sostegno a numerose iniziative del governo regionale (divieto Ogm, commissione sul futuro del cibo, tutela e valorizzazione delle razze e varietà locali, salvaguardia dell’agricoltura contadina o familiare), ha espresso critiche nei confronti della legge regionale 9/1997, giudicandola penalizzante per l’accesso all’attività agricola. Stessa valutazione anche da parte di un rappresentante di Legambiente. (Cs-PC)