Il segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, in un’intervista ad Haaretz, torna a parlare dell’invio di una forza di pace per separare le parti perché, spiega, in questo momento israeliani e palestinesi non sembrano in grado di raggiungere un accordo da soli. «Un tale contingente – ha detto Annan – aiuterebbe a far calmare la situazione e permettere la continuazione dei negoziati». Riguardo agli impegni assunti da Ariel Sharon ad Aqaba, Annan ha detto che concede «il beneficio del dubbio» al premier israeliano riguardo alla fine dell’occupazione dei Territori palestinesi. «Mi aspetto che lui confermi le promesse e si impegni nel processo di pace» ha aggiunto il segretario generale che ha recentemente parlato con George Bush che gli ha ribadito di essere ancora impegnato in favore dell’applicazione della road map, nonostante le difficoltà.Riconoscendo il diritto di Israele alla difesa dei propri cittadini, il segretario generale ha ricordato che questo deve avvenire usando «misure proporzionate», pur riconoscendo che questo sia «molto difficile». Gli attentati dei kamikaze «sono da condannare senza nessuna possibilità di difesa», ha aggiunto, ma le rappresaglie israeliane provocano nuovi attentati e la spirale della violenza non si ferma. Il segretario generale ha infine invitato Israele a abolire le restrizioni imposte alla popolazione civile palestinese. (Fonte: Adn-Kronos)
