Toscana

IL PAPA A MONTECITORIO: APPELLO PER UN SEGNO DI CLEMENZA VERSO DETENUTI

Nelle carceri italiane “i detenuti vivono spesso in condizioni di penoso sovraffollamento”, ed “un segno di clemenza verso di loro mediante una riduzione della pena costituirebbe una chiara manifestazione di sensibilità” da parte delle istituzioni. Nel discorso pronunciato oggi a Montecitorio, il Papa non ha deluso le previsioni della vigilia, e ‘parlando della “solidarietà” come “carattere umanistico” di ogni corpo sociale, ha chiesto la “costante sollecitudine delle pubbliche istituzioni”: “Senza compromettere la sicurezza dei cittadini – ha precisato il Pontefice –merita attenzione la situazione delle carceri, nelle quali i detenuti vivono spesso in condizioni di penoso sovraffollamento. Un segno di clemenza verso di loro mediante una riduzione della pena costituirebbe una chiara manifestazione di sensibilità, che non mancherebbe di stimolarne l’impegno di personale ricupero in vista di un positivo reinserimento nella società”.

Il Papa ha, inoltre, richiamato il Paese all'”attenzione verso le sue membra più ” e si è soffermato in particolare sulla questione del lavoro: “Guardando al cammino percorso dall’Italia in questi quasi sessant’anni dalle rovine della seconda guerra mondiale, non si possono non ammirare gli ingenti progressi compiuti verso una società nella quale siano assicurate a tutti accettabili condizioni di vita. Ma è altrettanto inevitabile – ha aggiunto- riconoscere la tuttora grave crisi dell’occupazione soprattutto giovanile e le molte povertà, miserie ed emarginazioni, antiche e nuove, che affliggono numerose persone e famiglie italiane o immigrate in questo Paese. E’ grande, quindi, il bisogno di una solidarietà spontanea e capillare, alla quale la Chiesa è con ogni impegno protesa a dare di cuore il proprio contributo”.Sir