La Toscana, unica regione italiana presente al summit di Johannesburg con una propria delegazione, guidata dall’assessore all’ambiente Tommaso Franci, è anche una delle 23 regioni fondatrici del primo network fra regioni di tutto il mondo, nato per favorire iniziative di cooperazione decentrata sotto l’egida dell’Onu e in attuazione di politiche di sviluppo sostenibile.Le 23 regioni che fanno parte della rete mondiale sono: Toscana, Western Australia, Australian Capital Territory, Paesi Baschi, Baviera, Catalogna, Entre Rios (Argentina), Fiandre, Gautang (Sud Africa), Greater London Authority, Lapponia, Mato Grosso, Mpumalanga (Sud Africa), Pennsylvania, Pernambuco, Quebec, Poitou-Charentes, Rio de Janeiro, Rio Grande do Sul, Tocantin, Vallonia, Galles, West Java (Indonesia).Nella dichiarazione d’intenti le regioni affermano di considerare la dimensione regionale strategica per le politiche di sviluppo sostenibile e per i rapporti di cooperazione. Ciascuna regione si impegna a cercare soluzioni innovative per lo sviluppo sostenibile al proprio interno, a lavorare per un mondo libero da conflitti e per sopcietà dove sia presente il rispetto per i diritti e siano garantiti i bisogni essenziali di cibo, acqua, alloggio, energia, istruzione e salute.Fra le priorità di azione vengono individuate quelle indicate dal segretario generale dell’Onu, vale a dire acqua, salute, energia, produzione agricola, biodiversità ed ecosistema. La rete è ovviamente aperta all’adesione di altri governi regionali, ma auspica forme di collaborazione con tutte le altre sfere di governo, nazionale e locale, così come con le organizzazioni internazionali, indipsensabili partner per ogni iniziativa di cooperazione.