Toscana

PALIO DI SIENA, L’ISTRICE BATTE L’ONDA

L’Istrice vince un Palio da batticuore superando l’Onda proprio allo sprint finale. Il «cencio» va alla contrada di Porta Camollia con il cavallo Ugo Sancez, un castrone baio che ha già un palio vinto al suo attivo e il fantino Luca Minisini, detto Deh per le sue origini livornesi, due carriere vinte e sei corse. Dopo una mossa molto laboriosa – ci sono voluti 42 minuti e tre false partenze –, balza subito in testa il Bruco, seguito dall’Onda, dalla Chiocciola, dal Montone e dalla Torre. Molto più indietro l’Istrice. Alla prima curva di San Martino, con l’entusiasmo alle stelle per una delle più belle corse, è ancora il Bruco a dominare, seguito dall’Onda e dalla Chiocciola. I contradaioli del Bruco gridano e sperano, ma poco prima della terza curva di San Martino, l’Onda con Zilata Usa, un castrone grigio al suo secondo palio, montata da Alberto Ricceri detto Salasso, fa il miracolo e salta in testa al gran galoppo. Cadono i sogni del Bruco affidati a Trecciolino su Urban II, che poco dopo è superato anche dall’ Istrice. Ma le sorprese non sono finite. La carriera non si smentisce, resta al cardiopalmo: poco prima del bandierino d’ arrivo quando Salasso sembra aver in mano la vittoria per l’Onda si vede beffato dal Deh con Ugo Sancez. È l’ euforia per la gente di Porta Camollia, uno dei quartieri più popolosi, che aveva già festeggiato due anni fa nel luglio del 2000. E risulta così vano il tentativo della nemica storica, la Lupa, che al canape, con il fantino Cianchino ed una partenza di rincorsa, aveva tentato di ostacolare la rivale. Eppure, come spesso accade, né Istrice né Onda erano date per favorite. I pronostici dicevano Bruco, Torre e Oca. La Torre si conferma invece la «nonna» del Palio: l’ultima volta che ha vinto era il 16 agosto 1961. Niente da fare neppure per l’Oca baciata dalla sorte sia per il cavallo Alghero, con bei guizzi nelle prove, sia per la scelta di un fantino come il Pesse, un big per numero di vincite. Un palio bello, che relega ormai nel passato le polemiche sull’ uso dei cavalli. Il sindaco della città Maurizio Cenni in mattinata aveva insistito nuovamente proprio sull’attenzione dedicata agli animali. Anche per questo palio dedicato alla Madonna di Provenzano la selezione è stata realizzata su oltre cento cavalli mezzosangue che hanno seguito l’ addestramento in una pista nuova di zecca realizzata in località Mosciano con le stesse caratteristiche di piazza del Campo. Fotocronaca del Palio