Toscana
TERRA SANTA: BETLEMME DI NUOVO OCCUPATA
“Non ci sono palestinesi rifugiati dentro la basilica della Natività. La basilica è vuota e al suo interno ci sono solo religiosi”. La smentita di padre Ibrahim Faltas, il francescano custode della Basilica della Natività, al centro delle scorse settimane di un lungo assedio, arriva subito dopo la notizia di una seconda incursione dell’esercito israeliano a Betlemme e dell’introduzione del coprifuoco nella città e in provincia. “La basilica oggi non è stata aperta – afferma padre Faltas, raggiunto telefonicamente dal Sir -. Riesco a vedere solo carri armati e automezzi militari israeliani. Dalle 04.30 di questa mattina è stato proclamato il coprifuoco. Betlemme è di nuovo occupata. In basilica, lo ripeto, non ci sono palestinesi rifugiati come si sente dire da qualche parte”. “Non conosciamo bene i motivi di questa incursione – aggiunge il religioso – la popolazione ha paura ed è tutta rintanata nelle proprie abitazioni. Non gira più nessuno. I negozi e le attività commerciali sono chiusi. Non so se sono in atto arresti e rastrellamenti. Sembra di essere tornati indietro ai giorni dell’assedio”. Anche padre Artemio Vitores, guardiano di San Salvatore a Gerusalemme, conferma le parole di padre Faltas. “In basilica non ci sono palestinesi rifugiati – dichiara al Sir -. Pensiamo che l’esercito stia cercando persone pericolose. Lo avevano fatto già ieri ma poi si erano ritirati. Questa volta hanno circondato prima la basilica”. Non mancano, tuttavia, fatti totalmente diversi: “ieri – riferisce, infatti, padre Vitores -, 105 bambini hanno ricevuto, a Betlemme, la loro Prima Comunione. Un segno forte di speranza per la gente di qui e specialmente per la comunità cristiana”.