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L’importanza dei materiali nel confezionamento dei prodotti alimentari

I generi alimentari, in particolare, necessitano di un tipo di packaging in grado di non alterare il gusto, la consistenza e l’aroma del contenuto, ma che nel contempo sia funzionale e accattivante, in modo da riuscire ad invogliare il cliente all’acquisto. In tal senso, le materie plastiche sono senza dubbio le più idonee per il confezionamento degli alimenti, ma non esiste un solo tipo di plastica e non tutte sono idonee all’inscatolamento di prodotti destinati al consumo umano.

Il materiale più idoneo utilizzato per la produzione di involucri destinati al cibo, è il polietilene, una resina termoplastica in grado di resistere agli agenti chimici, alle alte temperature e agli urti. Questo composto chimico viene utilizzato per il 40% della produzione di materie plastiche, a livello mondiale, ed è considerato il più adatto per il packaging alimentare, perchè dotato di proprietà isolanti e il suo processo di produzione risulta essere estremamente economico. Il PE è atossico, inodore e insapore, e non contamina in alcun modo i cibi i quali, grazie a questo materiale, sono in grado di mantenere intatte tutte le proprietà, e arrivare al consumatore come appena confezionati.

Questo materiale plastico viene utilizzato particolarmente nella produzione di sportine trasparenti o brandizzate, con su impresso il logo dell’azienda o il nome di un determinato prodotto. Buste e sacchetti in polietilene prodotte da Celvil, sono create appositamente per andare incontro alle richieste del cliente, che potrà decidere di apporre sulle shopper ogni tipo di scritta, grafica o disegno, grazie all’utilizzo della stampa flessografica, una particolare tecnica in grado di trasferire l’inchiostro direttamente sul supporto, mediante l’impiego di un cilindro a pressione.

Perchè personalizzare una confezione

La personalizzazione dei film plastici per l’imballaggio degli alimenti rappresenta una delle fasi fondamentali del processo d’acquisto, ed è parte di un modo di fare pubblicità chiamato brand awarness. Apporre il proprio marchio, o il nome del proprio prodotto, su un sacchetto, una busta o una confezione in generale, dà modo al cliente di far circolare il messaggio e permette all’azienda così di farsi conoscere ad un pubblico più ampio, ed in modo molto più diretto.

Un colore particolare, un font diverso per le scritte, oppure anche una forma peculiare, in grado di spiccare tra le altre: questi sono tutti elementi capaci di rendere un prodotto riconoscibile ma, soprattutto, fanno in modo che questi particolari infondano nel potenziale cliente una sorta di curiosità, e di desiderio nello scoprire quel determinato articolo, anche se è stato appena immesso sul mercato.

Gli scaffali sono pieni di prodotti, tutti uguali, che si distinguono tra di loro, molto spesso, solo per il marchio. Comunicare attraverso il packaging, dunque, può risultare un’arma vincente, e può essere un modo estremamente funzionale di trasmettere il messaggio del proprio brand. Personalizzare gli imballaggi, dunque, è sicuramente un aspetto del marketing diretto da non trascurare, e che è in grado di portare un ritorno significativo in termini di immagine ma anche, soprattutto, di vendite.