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Chirurgia refrattiva: dalla tecnica PRK alla ReLEx SMILE
Grande successo stanno avendo le tecniche laser di ultima generazione che vengono offerte dalle migliori cliniche specializzate in oculistica e che dispongono di metodi adatti ai diversi tipi di problemi visivi e alle particolari esigenze del singolo.
È importante, quindi, prima di sottoporsi ad un trattamento, assicurarsi che si tratti di quello più sicuro e risolutivo per il paziente e, dunque, è fondamentale informarsi al meglio e preventivamente prima di decidere per quale tecnica optare.
Le tecniche di chirurgia refrattiva
Come si apprende anche sul sito del chirurgo refrattivo Dr Angelo Appiotti, la PRK (Photo-Refractive Keratectomy) è la prima tecnica ideata oltre 30 anni fa per risolvere le difficoltà visive dei pazienti.
Si pratica rimuovendo l’epitelio con una micro-spazzola e successivamente un raggio laser rimodellerà la superficie corneale in base al difetto da correggere. In seguito viene posizionata una lente a contatto morbida sulla cornea rimodellata, al fine di proteggerla nei primi giorni post intervento e per facilitarne la cicatrizzazione. Questa tecnica può essere adatta per tutti e tre i difetti legati alla vista, anche per coloro che hanno una cornea anomala o con uno spessore poco consistente.
Per potersi sottoporre al trattamento, è necessario aver raggiunto la maggiore età ed una stabilità refrattiva di almeno 2-3 anni. È possibile avere una buona visione dopo 3-4 giorni dall’operazione, i giorni necessari affinché l’epitelio si ripari ed inizi la fase di perfetta cicatrizzazione.
Un’alternativa da prendere in considerazione qualora il laser non possa essere utilizzato per determinati difetti visivi è la tecnica Facorefrattiva: si tratta di un intervento che va a sostituire il cristallino naturale con uno artificiale attraverso l’uso di una sonda ad ultrasuoni si frammenta il cristallino naturale per poi aspirarlo, inserendo infine una lente correttiva del difetto. Il tutto avviene attraverso una piccola incisione. Il recupero della vista è immediato e si stabilizza normalmente nel giro di sette giorni.
Le tecniche laser di ultima generazione
La FemtoLASIK è una tecnica di chirurgia refrattiva che usa due diversi laser, il Femtolaser, che attraverso impulsi luminosi crea un flap sottile nella cornea, e un secondo laser a eccimeri che conclude la procedura correttiva.
Può essere praticata su miopi, astigmatici e ipermetropi, su pazienti che abbiano superato i 18 anni. Il recupero visivo è piuttosto rapido, nel giro di 24 ore si ottiene un’autonomia quasi totale.
La metodologia più innovativa attualmente è la ReLEx Smile (Small Incision Lenticule Extraction) che si avvale dell’uso di un unico laser a femtosecondi che crea prima un lenticolo corrispondente al difetto visivo, e poi una micro incisione di 2 mm attraverso la quale verrà estratto il lenticolo refrattivo grazie ad un’abile manovra del chirurgo.
Per potersi sottoporre a questa operazione la vista deve essere rimasta stabile negli ultimi dodici mesi, l’occhio non deve essere afflitto da malattie o anomalie precedenti ed è consigliata a coloro che abbiano già compiuto 22 anni.