Italia
Covid-19: Mattarella, “cooperazione e solidarietà sono esigenze risolutive”
Ribadendo che quella di questa sera è “anche l’occasione di un commiato”, il Capo dello Stato ha sottolineato che “con il suo carico di sofferenza per milioni di nostri concittadini, la pandemia ci ha dolorosamente ricordato che la cooperazione internazionale e la solidarietà non sono soltanto opzioni possibili bensì esigenze risolutive”. “Ci si può salvare soltanto agendo tutti insieme”, ha evidenziato Mattarella convinto che “in ogni ambito delle relazioni internazionali approcci esclusivamente nazionali non abbiano speranza di successo”. Fronteggiare la pandemia, ha proseguito, “è stato reso possibile dall’opera della comunità scientifica internazionale che ha collaborato in maniera aperta e integrata al di sopra dei confini, scambiando conoscenze, esperienze, scoperte”. E notando che “questa pandemia fa temere che possano insorgerne altre”, Mattarella ha rimarcato come sia “indispensabile che alla collaborazione scientifica internazionale, che sta proseguendo, si affianchi l’apertura reciproca alla collaborazione da parte degli Stati nella comunità internazionale. In ogni ambito”. Il Capo dello Stato ha insistito sull’importanza del “multilateralismo” e ha sottolineato che “la salute, un bene così prezioso e di così immediata percettibilità da parte di ciascun abitante del globo, è un ambito dal quale possiamo iniziare il cammino per un’azione multilaterale produttiva e giusta”. “Le drammatiche differenze nella distribuzione dei vaccini, nella disponibilità di cure e posti letto a livello globale e perfino nel reperimento di dati affidabili hanno posto in evidenza carenze dell’attuale governance della sanità. È dunque necessario rafforzare l’architettura sanitaria globale, come abbiamo affermato nella Dichiarazione di Roma, dello scorso maggio al termine del Vertice sulla salute globale”.
“Senza un multilateralismo interconnesso, sensibile alle istanze dei Paesi in via di sviluppo e di tutti gli attori sociali, non riusciremo a risolvere pacificamente le crisi, non avranno esito gli sforzi per difendere efficacemente i diritti umani, né quelli diretti a generare opportunità di sviluppo così necessarie a tutte le latitudini. Non riusciremo a lasciare in eredità alle prossime generazioni un pianeta abitabile. La gestione condivisa e pacifica dei beni pubblici globali, che appartengono all’intera umanità, non potrà essere garantita”. Ha continuato il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
“Le crisi in atto – ha ricordato il Capo dello Stato – hanno generato lo scorso anno, secondo le Agenzie delle Nazioni Unite, un incremento del fenomeno migratorio, che ha raggiunto un livello che supera i 280 milioni di essere umani, mentre i profughi, nello stesso periodo, hanno superato gli 82 milioni di persone”. “È evidente – ha ammonito – che non possiamo chiudere gli occhi, ripiegarci su noi stessi, ma dobbiamo avere il coraggio di raccogliere le sfide, elaborando congiuntamente soluzioni all’altezza degli impegni liberamente assunti a livello internazionale”. Un primo ambito è quello dei vaccini: “L’Italia sostiene un approccio solidale e cooperativo nella lotta al virus”, ha ricordato, citando anche “il rinnovato impegno dell’Unione europea, nell’ambito del progetto Covax, volto a conseguire nel 2022 l’obiettivo di vaccinare il 70% della popolazione mondiale”. “Dobbiamo impegnarci a fondo per rispettare gli impegni presi al Vertice del G20 – che l’Italia ha avuto l’onore di presiedere – e accompagnare con determinazione gli sforzi per accrescere i tassi di immunizzazione, particolarmente nel Continente africano”.
Un secondo ambito è quello del cambiamento climatico: “L’accordo raggiunto alla recente Conferenza di Glasgow – ha osservato – ci fa sperare di poter contenere l’aumento della temperatura entro due gradi o, con uno sforzo ulteriore, entro un grado e mezzo. Mantenere credibile questo scenario è di vitale importanza. Dietro modeste variazioni si celano implicazioni e conseguenze reali per tutti, e in particolare per i più vulnerabili”. “Il cambiamento climatico va affrontato con politiche ambientali eque e sostenibili”, ha aggiunto Mattarella, convinto che “il necessario processo di transizione energetica può rappresentare un vero e proprio acceleratore per una rafforzata cooperazione tecnologica internazionale che tenga conto degli interessi di tutti e non lasci indietro nessuno”.