Italia
Terrorismo: Mattarella, “quarant’anni anni fa l’omicidio di Taliercio, le coscienze restano ancora profondamente turbate”
“In questo giorno di memoria – prosegue il Capo dello Stato – la Repubblica esprime vicinanza e solidarietà anzitutto alla famiglia, che ha affrontato con dignità il dolore più indicibile ed è stata capace di testimoniare, nella sofferenza, i principi più alti che fondano la convivenza civile e che consentono alla comunità di guardare avanti con rinnovata speranza”.
Secondo Mattarella, “il Paese ha superato la stagione del terrorismo e dell’eversione proprio grazie ai valori che sono radicati nel suo popolo e nella sua civiltà, valori che la Costituzione ha posto al centro della vita sociale e che, di fronte agli attacchi più duri e sanguinosi, sono stati sempre difesi con spirito di unità”. “Giuseppe Taliercio – ricorda il presidente – era direttore del petrolchimico della Montedison di Porto Marghera. I terroristi lo scelsero e lo uccisero per il ruolo che ricopriva. Non ebbero considerazione della sua umanità, come per altre vittime innocenti”.
“La mitezza e l’integrità morale di Giuseppe Taliercio, espresse anche nei giorni angoscianti del sequestro, diedero però al suo martirio una valenza, se possibile, emblematica dell’insensatezza dell’azione armata e dell’ideologia che sosteneva tale violenza”, osserva il Capo dello Stato, secondo cui “la Repubblica non può dimenticare anche perché da questi testimoni, e dai sacrifici di tante persone, è venuta la spinta decisiva per sconfiggere il terrore e per ricostruire ancora il tessuto della solidarietà, della libertà, della democrazia”.