Italia

Crisi governo, Draghi accetta l’incarico: “Vincere pandemia e rilanciare il Paese”

La carta dell’ex presidente della Bce arriva dopo il nulla di fatto di Roberto Fico ed è l’ultima prima della deriva elettorale. La crisi sanitaria ed economica, aveva detto ieri sera Mattarella, “richiede un governo nella pienezza delle sue funzioni e non un governo con l’attività ridotta al minimo”. “Ora – ha proseguito – ci sono due strade alternative: dare immediatamente vita a un nuovo governo adeguato a fronteggiare l’emergenze sanitaria-sociale-economica-finanziaria o immediate elezioni anticipate”.

Mattarella ha poi spiegato i rischi di andare ad elezioni durante la crisi pandemica in corso. “Ci troviamo nel pieno della pandemia. Va ricordato – ha spiegato il capo dello Stato – che le elezioni non consistono solo nel giorno in cui ci si reca a votare ma includono molte e complesse attività precedenti. Inoltre la campagna elettorale richiede incontri, assemblee, comizi” dove “è impossibile mantenere i necessari distanziamenti”. “In altri Paesi in cui si è votato obbligatoriamente si è verificato un grave aumento dei contagi – ha sottolineato -, e questo fa riflettere se pensiamo a tante vittime che ancora oggi continuiamo a registrare”. Poi ha aggiunto: ”Dallo scioglimento delle Camere del 2013 sono trascorsi 4 mesi” per un governo, nel 2018 “5 mesi”. Si tratterebbe, ha evidenziato, “di tenere il nostro Paese con un governo senza pienezza delle funzioni in mesi cruciali. Tutte queste preoccupazioni sono ben presenti ai nostri concittadini, che chiedono risposte urgenti”.

“Entro il mese di aprile va presentato” il Recovery plan, ha ricordato ancora Mattarella, ed è “fortemente auspicabile che questo avvenga prima di quella data di scadenza perché quegli indispensabili finanziamenti vengano presto: restano due mesi di tempo per discutere il piano con un mese ulteriore per approvarlo da parte della Commissione Ue, occorrerà successivamente provvedere tempestivamente” ad attuarlo. “Un governo ad attività ridotta non sarebbe in grado di farlo e non possiamo permetterci di perdere questa occasione fondamentale per il nostro futuro”. “Sul versante sociale – ha rimarcato – a fine marzo verrà meno il blocco dei licenziamenti e questa scadenza richiede provvedimenti di natura sociale adeguati e tempestivi”.