Italia
Foibe: Mattarella, “la storia non si cancella, sofferenze patite siano patrimonio comune”
In precedenza con il presidente della Repubblica di Slovenia, Borut Pahor, erano stati alla foiba di Basovizza dove – nel luogo in cui i partigiani jugoslavi scaraventarono nel 1945 duemila italiani – si sono tenuti per mano dopo aver deposto una corona di fiori.
“Al di qua e al di là della frontiera – il cui significato di separazione è ormai, per fortuna, superato per effetto della comune scelta di integrazione nell’Unione Europea – sloveni e italiani sono decisamente per la seconda strada, rivolta al futuro, in nome dei valori oggi comuni: libertà, democrazia, pace”, ha proseguito il Capo dello Stato, per il quale, “oggi, qui a Trieste – con la presenza dell’amico presidente Borut Pahor – segniamo una tappa importante nel dialogo tra le culture che contrassegnano queste aree di confine e che rendono queste aree di confine preziose per la vita dell’Europa”.