Italia

Covid-19: Conte, “subito 4,3 miliardi ai Comuni e 400 milioni per aiutare chi è in difficoltà”. “Al lavoro per pagamenti Cig entro il 15 aprile”

Conte, sottolineando che “vogliamo dare il segno concreto della presenza dello Stato, lo Stato c’è”, ha assicurato si essere ben cosciente che “ci sono tanti cittadini in difficoltà; vorrei dire loro che non stiamo girando lo sguardo dall’altra parte. Siamo assolutamente consapevoli che in questo momento ci sono tante persone che soffrono” per sofferenze psicologiche, materiali.Anche per questo “abbiamo lavorato per varare subito un provvedimento di grande urgenza, di grande impatto”. “Coinvolgiamo i sindaci – ha spiegato –, prime antenne per quanto riguarda le comunità locali, le necessità dei cittadini”. “Ho appena firmato un Dpcm che dispone che a loro giriamo la somma di 4,3 miliardi sul Fondo di solidarietà comunale”. Si tratta di “un anticipo del 66% che giriamo ai Comuni, in anticipo rispetto alla scadenza prevista a maggio”. Inoltre, “con un’ordinanza della Protezione civile, noi aggiungiamo a questo Fondo 400 milioni”, un’ulteriore anticipo che destiniamo ai Comuni, tutti gli oltre 8mila, “con il vincolo di utilizzare le somme per le persone che non hanno i soldi per fare la spesa”. “Nasceranno dei ‘buoni spesa’, delle possibilità di erogare da parte dei Comuni generi di prima necessità, alimentari”. “Confidiamo che già dall’inizio della settimana prossima”, l’auspicio del premier, i Comuni “siano nella condizione, attraverso Servizi sociali, associazioni di volontariato e Terzo settore di erogare concretamente ‘buoni spesa’ o consegnare derrate alimentari alle persone bisognose”. “Non vogliamo lasciare nessuno solo, abbandonato a se stesso – ha ribadito Conte – in un momento in cui la comunità nazionale è così sofferente”. “Deve nascere questa catena di solidarietà” e per questo sono previste “misure rafforzate per favorire le donazioni. Non vogliamo tassare la solidarietà”.Infine, si sta lavorando perché “tutti coloro che hanno diritto alla cassa integrazione ordinaria e in deroga” possano “beneficiare delle somme a cui hanno diritto nel più breve tempo possibile”, “possibilmente entro il 15 aprile”.